Le coppie celebri: 15 - GIUDITTA E OLOFERNE

 


 

Nabucodonosor (605-562 a.C.), re degli Assiri, iniziando una campagna per la conquista delle terre mediorientali, proclamò Oloferne generale supremo delle sue truppe e comandante della spedizione. Quando si sparse la notizia delle sue facili conquiste, il timore delle distruzioni spinse popoli e città a consegnarsi spontaneamente e ad accettare, insieme al dominio assiro, anche la distruzione dei propri templi e l'abbandono delle divinità tradizionali.
 

 

La Giudea, tuttavia, pur temendo la potenza di Oloferne, si preparava a resistere agli avamposti di Betulia e Betomenstaim.
A Betulia abitava Giuditta, una giovane e bella vedova molto stimata per la sua virtù e la sua saggezza, lodate anche dagli avversari Assiri: "Da un capo all'altro della terra non esiste donna simile, per la bellezza dell'aspetto ed il senno della parola".
Per spezzare l'assedio della sua città, Giuditta si rivestì degli abiti più belli e si recò nell'accampamento assiro dichiarando di voler tradire la sua città in cambio della salvezza personale e del favore del generale Oloferne. Giuditta si trovava da tre giorni nel campo assiro quando Oloferne la invitò ad un banchetto.

"Incominciò (Giuditta) quindi a mangiare e a bere davanti a lui ... Oloferne si deliziò della presenza di lei e bevve tanto vino quanto non ne aveva mai bevuto ...Quando si fece buio ... rimase solo Giuditta nella tenda e Oloferne buttato sul divano, ubriaco fradicio ... (Giuditta) avvicinatasi alla colonna del letto ne staccò la scimitarra, poi accostatasi al letto afferrò la testa di lui per la chioma... e con tutta la forza di cui era capace lo colpì due volte al collo e gli staccò la testa."

Scoperta la morte del generale, gli Assiri fuggirono disordinatamente, offrendo una facile preda alla vendetta israelita.

TheEnd

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