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Come
quando la caccia nei boschi e nei campi
incalza nella lotta e nei suoni di
corno,
cosė una fame di cose senza speranza bracca
i nostri spiriti per
tutta la vita. Il boato del mare ci pervade addolorati,
pieni
di desiderio senza oggetto,
il boato del mare e il raggio di luna
bianco
e il rosseggiare del fuoco.
Chi mi parla di ragione, adesso?
Sarebbe stato una
gioia pių grande
essere morti nelle braccia di Cleopatra
che essere vivi,
stanotte. Cleopatra,
la regina d'Egitto, considerata la "regina delle regine", ultima sovrana
della dinastia macedone, erede diretta di Alessandro Magno, permeata dalla cultura
e dalle tradizioni greche, amò profondamente il suo paese, rivivificandone
le gloriose tradizioni e lottando per mantenerlo prospero, riuscendo ad ottenere
il consenso dal popolo egiziano e persino a farsi onorare come incarnazione di
Iside, grazie al sostegno della classe sacerdotale.
Adulata e contestata, osannata
o ritenuta lussuriosa, giudicata dalla Storia come una donna abile nella corruzione,
certamente non bellissima come vuole la leggenda (anche il filosofo Pascal nel
1670, nei "Pensieri", parlò del suo naso camuso), amante del
lusso e dei piaceri, fu dotata d'intelligenza brillante e di grande cultura.
Padrona
dell'egiziano, dell'arabo, dell'ebraico, del greco, e di varie altre lingue,
curiosa, ironica, d'indole gioiosa, certamente di grande fascino, se riuscì a sedurre
due uomini potenti come Cesare ed Antonio, che per lei aveva ripudiato la virtuosa
moglie Ottavia, dovette essere di non poco fastidio in tempi in cui la condizione
sociale femminile era d'inferiorità.
Così Plutarco descrisse
lo sfarzo della regina:
In procinto di muoversi per la guerra contro i Parti,
Antonio mandò ordine a Cleopatra di venirlo ad incontrare in Cilicia per
scagionarsi dall'accusa di aver dato aiuto a Cassio e di averlo appoggiato nella
guerra contro Roma. Cleopatra apparecchiò molti doni ed ornamenti, come
si conveniva a chi era partecipe di una dinastia fastosa e potente. Poi se ne
venne navigando lungo il fiume Cidno su di una nave dalla poppa dorata, con le
vele di porpora tutte spiegate, coi remi d'argento mossi dalla ciurma in cadenza,
al suono della tibia unito con quello delle zampogne e delle cetre. Essa poi
si stava adagiata sotto un padiglione intessuto d'oro e dalle due parti assistevano,
facendole vento, alcuni giovanissimi paggi; le più belle tra le sue damigelle,
in abito di Nereidi, stavano chi al timone, chi alle gomene, esalando da molti
incensieri, si diffondevano sulle rive del fiume, segnalando il passaggio della
regina d'Egitto.
Figlia di Tolomeo XII Aulete, che discendeva dal grande Alessandro
il Macedone, Cleopatra VII Thea Filopatore (la dea che ama suo padre),
alla morte del padre, fedele alla tradizione dei Tolomei, sposò il proprio
fratello minore di soli 12 anni; salì al trono d' Egitto nel 51 avanti
Cristo e regnò per vent'anni.
Al tempo di Cleopatra Alessandria era
la perla del regno egizio, una città ricca e potente, e Roma desiderava
avere i Tolomei come alleati.
In seguito agli intrighi del marito Tolomeo II,
Cleopatra fu cacciata da Alessandria ma decise di riconquistare il potere da sola.
Fu allora che incontrò Cesare che, sedotto dal suo fascino, e irretito
dai suoi intrighi, s' innamorò perdutamente di lei e riuscì a farla
riconciliare col fratello e a restituirle il trono d'Egitto.
Cleopatra e Cesare
si stabilirono poi a Roma e dal loro amore nacque un figlio, Tolomeo Cesarione,
ucciso nel 30 a. C, quando Ottaviano Augusto conquistò l'Egitto.
Nel
44. a. C Cesare venne assassinato e Cleopatra tornò in Egitto e qui,
rimettendo in moto le sue arti seduttive, avvinse a sé Antonio, designato
da Cesare come suo erede e triumviro incaricato degli affari d'Oriente, in
un legame che durò circa 10 anni, che si concluse con il matrimonio
e dal quale nacquero tre figli, Alessandro-Hélios, Cleopatra-Selene
e Tolomeo-Filadelfo.
Antonio e Cleopatra come coppia rappresentavano l'unione della forza
e della seduzione e si identificavano con Dioniso ed Afrodite, per sottolineare
l'alleanza e la potenza dei due imperi, ma il loro legame, che aveva sapore peccaminoso
come tutto ciò che proveniva dal fascinoso Oriente, l'ostentazione delle
ricchezza di Cleopatra e il fastidio che procurava il fatto che un romano non
dimostrasse la propria superiorità sul paese conquistato, che pure non
metteva in discussione la sovranità romana, infastidì Roma.
Si
arrivò, così al conflitto armato; Ottaviano, desideroso di conquistare
il potere, dichiarò guerra ad Antonio.
Nel corso della battaglia di Azio
Antonio e Cleopatra riuscirono a fuggire, salvando parte della flotta ed il tesoro.
Dopo la sconfitta di Azio, abbandonato da tutti, e pensando che Cleopatra si
fosse suicidata, Antonio si uccise conficcandosi la spada nel ventre.
Ridotto l'Egitto
a provincia romana, e morto Antonio, nel 30 a. C., Cleopatra, per il dolore di
vedere la disfatta del proprio paese sfruttato e piegato da Roma e per non subire
l'umiliazione di dover seguire incatenata il carro del vincitore, preferì darsi
la morte con un aspide.
TheEnd
Piermago'Creation
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