Bruno mi ha dato tutti i numeri di telefono di quelli che avevano risposto
alla mia richiesta: erano tutti sparsi... bisognava trovare un punto di incontro
per tutti, erano quindici numeri di telefono!
Bruno decide per Quilmes. Partiamo di martedì, prenotiamo una sala in un ristorante e contattiamo tutti dandogli appuntamento per il giovedì.
Quello è stato il momento più emozionante di tutto il viaggio:
erano 42 persone, giovani e vecchi.
In particolare, una sorella di nonna che ha 95 anni:
nei suoi figli e nipoti ho rivisto gli occhi blu di nonna (che io non conosco).
Mi sono rivista nella fisionomia di tre ragazze di età diverse dalla mia:
ci rassomigliavamo come gocce d'acqua!
Abbiamo passato momenti di emozioni intense, guardando quelle vecchie foto
si rinnovava un legame che il tempo e la lontananza avevano spezzato.
Mi sentivo privilegiata di fronte alla loro modesta vita.
Ci siamo salutati e abbracciati forte... i nostri baci avevano il sapore
delle lacrime, non sarebbe stato un arrivederci, ma un addio...
per la prima volta sono stata tristissima.
E domenica alle 21 riparto per l'Italia.
Cosa porto nel cuore? la bellezza, ma anche tanta tanta povertà.
Ho voluto raccontarvi questo mio viaggio per farvi partecipi delle mie emozioni.
Mentre l'aereo rulla sulla pista, chiudo gli occhi e penso di essere stata fortunata, di aver avuto la possibilità di vedere un altro mondo.
Un ultimo pensiero a Bruno... so già che non ci rivedremo mai più.
Il treno è passato, ma non si è fermato alla stazione dell'amore...
Mancano solo tredici ore e finalmente sono a casa, mentre lacrime salate
bagnano il mio volto... anche stavolta è già tutto passato.

 

Solaris


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