Presentano
Mike Bongiorno, Gabriella Farinon

Formula:
Una interpretazione per brano,
16 brani qualificati per la serata finale.

Classifica finale

Peppino Di Capri: Un grande amore e niente più
Peppino Gagliardi: Come un ragazzino
Milva: Da troppo tempo
Ricchi e Poveri: Dolce frutto
Gilda Giuliani: Serena
Wess & Dori Ghezzi: Tu nella mia vita
Roberto Vecchioni: L'uomo che si gioca il cielo a dadi
Fausto Leali: La bandiera di sole
Umberto Balsamo: Amore mio
Anna Identici: Mi son chiesta tante volte
I Camaleonti: Come sei bella
Donatello: Tu giovane amore mio
Memo Remigi: Il mondo è qui
Alessandro: Tre minuti di ricordi
Lionello: Straniero straniera
Lara Saint Paul: Una casa grande

Un grande amore e niente più
Peppino di Capri


Io, lontano da te
pescatore lontano dal mare
io, chiedo da bere
a una fonte asciugata dal sole.

Solitudine e malinconia
i soprammobili di casa mia
qualche libro... una poesia...
e sul piano una fotografia.

Io e te, un grande amore e niente più
io e te, le nostre corse fin laggiù
là dove c'è la capanna scoperta da noi
dove tu mi dicesti vorrei... amore vorrei...
stasera vorrei...

Notti... notti d'amore
nel silenzio il tuo nome... il mio nome...
Ma non risale l'acqua di un fiume
e nemmeno il tuo amore ritorna da me.

Solitudine e malinconia
in ogni angolo... in ogni via...
Ti rimprovero una sola cosa
che potevi dirmi almeno scusa.

Io e te, un grande amore e niente più
io e te, le nostre corse fin laggiù
là dove c'è la capanna scoperta da noi
dove tu mi dicesti vorrei... amore vorrei...
stasera vorrei...


L'edizione del Festival di Sanremo del 1973 si svolse dall'8 al 10 marzo. Sede della manifestazione, il Salone delle Feste del Casinò. Organizzatore; Comune di Sanremo. Patron: Vittorio Salvetti.

Le canzoni in gara 30 i cantanti 30. La 23a edizione fu vinta da Peppino di Capri, con la canzone; "Un grande Amore e niente più". Presentarono: Mike Bongiorno e Gabriella Farinon.

La Commissione Speciale fu composta da 19 elementi, e per la prima volta durante i lavori di selezione -in veste di visitatori- furono ammessi giornalisti e discografici.

Furono vagliati 197 brani, 38 passarono l'esame, sei motivi, furono di riserva. In totale le canzoni ammesse furono 32. Un cantante rinunciò, pochi giorni prima dell'inizio della gara, ed un brano fu non inedito, quindi restarono in gara 30 canzoni.

Gli organizzatori decisero, di mandare in finale 16 motivi.

Due gruppi di 15 brani, si esibirono per sera. Passarono per le finali otto canzoni per serata, in totale 16 si disputarono la gara. Le giurie furono dislocate per rappresentare ogni regione Italiana. Per calcolare delle preferenze, fu impiegato un elaboratore elettronico, che in breve tempo contò migliaia di voti. Per la serata finale, il computer ricevette oltre 19.000 voti. Le prime due serate furono, diffuse solo dalla Radio.. La televisione riprese solo la serata finale.

L'Orchestra del Maestro Raymond Lefevre, ripeté i motivi in gara. I direttori d'Orchestra furono 16 e diressero a turno le canzoni.


I cantanti in gara;
Debuttanti:
Alessandro, Carmen Amato, Umberto Balsamo, Bassano, Christian De Sica, Drupi, Alberto Feri, Le figlie del Vento, Gilda Giuliani, Jet, Lionello, Lolita, Mocedades, Pop Tops, Tony Santagata, Roberto Vecchioni, Wess e Dori Ghezzi.
I veterani:
I Camaleonti, Gigliola Cinquetti, Peppino di Capri, Donatello, Sergio Endrigo, Peppino Gagliardi, Anna Indentici, Fausto Leali, Junior Magli, Milva, Memo Remigi, Ricchi e Poveri, Lara St.Paul.

La classifica finale:

Al primo posto; Peppino di Capri, con "Un grande amore niente più" voti 1.710
Al secondo posto; Peppino Gagliardi, con "Come un ragazzino" voti 1.482
Al terzo posto; Milva, con "Da troppo Tempo" voti 1.463


CURIOSITA'

Adriano Celentano, doveva prendere parte alla 23a edizione del Festival. Un giorno prima della gara, però inviò un telegramma, che a causa di un'improvviso malore non poteva prendere parte alla manifestazione. Lo stesso cantante disse, che l'improvvisa gastrite, per il quale il medico gli ordinò 5 giorni di riposo, gli venne, dopo aver saputo che la commissione Selezionatrice bocciò cantanti famosi e che avrebbero dato sicuramente prestigio al Festival. La canzone dal titolo "L'ultima chance" fu ritirata dalla gara.

Nell'edizione del 1973 ci fu un una disputa tra il Sindaco Piero Parise e i vertice Rai, che si rifiutarono di riprendere tutte e tre le serate. Il primo cittadino minacciò di bloccare la manifestazione. La Rai rimase ferma nelle sue decisioni, e fece riprendere solo l'ultima serata.

Nell'edizione targata N°23, un referendum di 61 giornalisti premiò il miglior cantante, i consensi andarono a Sergio Endrigo.

Milva, arrivò terza in classifica, in quei giorni stava recitando in Teatro a Genova, "L'Opera di tre soldi", il pomeriggio recitò e la sera si esibì sul palco del Casinò. Il suo vero nome, Maria Iva Biolcati, era alla sua 11a partecipazione ai Festival, ed era stata soprannominata la "Pantera di Goro"

Roberto Vecchioni, fu l'unica volta che prese parte al Festival, si aggiudicò il 7° posto, con la canzone, "L'uomo che si gioca il cielo a dadi" Professore di lettere, insegnava al liceo, incise il suo primo 33 giri, nel 1971. Alcune delle sue canzoni furono interpretate da altri artisti. Il successo per lui arrivò più tardi.


Ricordi personali

Pochi e molto vaghi.
Ho un ottimo ricordo di Gabriella Farinon, bellissima "Signorina Buonasera" dell'epoca.
Conosco la canzone vincitrice, ma ancora di più ricordo la dolcissima
"Serena"
di Gilda Giuliani
ancora oggi una delle mie canzoni preferite


Serena

La pigione della stanza da pagare,
la foschia dell'autunno sopra il mare
il saluto del mattino
era il grido di un gabbiano
troppo in alto o troppo solo, chi lo sa!

Pane e sogni tutti dentro un caffelatte,
i pudori e le paure ormai disfatte,
i tuoi inni all'amore
eran grida di dolore
ma io stavo tanto bene insieme a te

Serena, io ero serena
Serena come un cielo blu
Un fiore dentro a un bicchiere
Bastava, e poi c'eri tu

Serena, io ero serena
Poeti io e te
E il resto non contava niente,
non c'importava più

Una stanza con le tende di velluto
Il tuo sogno di riuscire si è compiuto;
il saluto del mattino
è il telefono vicino,
la tua voce che mi dice "come stai?"

" Come stai?", che vuoi che dica che va bene
Dir che ho tutto e non ho niente non conviene
E quest'ansia di aspettare
Mi fa male, fa pensare a
Quanto stavo tanto bene insieme a te.

Serena, io ero serena
Serena come un cielo blu
Un fiore dentro a un bicchiere
Bastava, e poi c'eri tu

Serena, io ero serena
Poeti io e te
E il resto non contava niente,
non c'importava più

Serena, io ero serena…..

Leyla

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