Grotte del Farneto, inverno 3008.
Seduto accanto al fuoco il vecchio tossì di nuovo attraverso i pochi denti che gli erano rimasti.
La faccia era un reticolo di rughe piene di sporcizia; poco diversa, in ogni caso, da quella dei bambini magri che stavano lì attorno succhiando noccioli di pesca per lenire i morsi della fame.
Accoccolato sopra il sedile di un antico Suv, il vecchio raccolse il ramo di un abete e lo gettò nel fuoco aspirandone il profumo.
Poi iniziò a parlare.
"La fine di tutto cominciò con le macchinette obliteratrici.
Fu tanti inverni fa, quando gli uomini tolsero dai bus i bigliettai e li sostituirono con quelle scatoline.
Anche i più stolti avrebbero dovuto capire che, già da quel nome, le obliteratrici erano un pericolo.
Ma tutti tacquero.
Anzi, gli uomini si misero subito ad obliterare come forsennati.
Fu quello l'inizio della fine...
Passate poche lune, infatti, inventarono un'altra scatolina che ti dava i soldi.
Era muta come l'obliteratrice, ma tu dovevi toccarla di continuo con un dito.
Pigiare i tasti due, sette, nove volte almeno...finchè si convinceva e attraverso una crepa faceva uscire il tuo denaro.
Quando avevi sete non lo dicevi più a un barista, ma a un'altra scatola dove infilavi una chiavetta e poi spingevi nuovi tasti.
Gli uomini ormai avevano smesso di parlare fra di loro e pigiavano soltanto tasti di ogni genere di fronte a tante scatole.
Tasti, bottoni, numeri, levette, digiti,prema, codice errato, siamo spiacenti e così via.
Da una scatolina piccolissima si scrivevano parole che loro chiamavano messaggi, ma che sembravano codici fiscali:
cm st?
ke czz fa st str?
Parole forse con un senso, ma senza cuore e senza sangue.
Poi tutto impazzì, esplose, non funzionò più nulla.
Cellulari, viacard, computer, ascensori, scale mobili, forni a microonde, bancomat, spremiagrumi e navigatori...""Ma domani è un buon giorno -sorrise questa volta il vecchio toccandosi una zanna giallastra che portava appesa al collo- hanno avvistato un branco di cinghiali verso il cimitero dei Polacchi.
Domani si va a caccia"
Grotte del Farneto
Presso Bologna, dalle parti di San Lazzaro, esistono alcune cavità geologiche note come le Grotte del Farneto.
Si dice (o si diceva...) che coloro che vi entrano ne escano pronunciando frasi sconnesse, "farneticano": da qui il nome dato alle grotte.