Ma l'italiano tipo è veramente un pezzo di cretino? Dopo lunga astinenza ho visto vari tg di ferragosto e dalle interviste agli italiani alle prese col caldo e con le ferie in epoca di crisi, deduco che l'italiano tipo dev'essere un semideficiente ammaestrato, dice quel che il telegiornale vuol fargli dire.
Come l'orso del circo equestre alza la zampa a comando, saluta il pubblico e fa un mezzo giro.
Il metodo è il seguente: il telegiornale vuol rappresentare gli italiani alle prese col caldo torrido e allora acchiappano un malcapitato, lo investono del ruolo di italiano tipo e lui deve dire «ah, come fa caldo, stiamo al mare per cercare refrigerio». Oppure «siamo venuti al mare, abbiamo lasciato la crisi a casa».
Innanzitutto l'uso del plurale tradisce che parlano a nome della specie, da italiani tipo. Le risposte poi sono di quelle che si trovano nei temi svolti per la primina o nei bignami dei tg; non sono risposte ma moduli compilati e prestampati. Ma quando mai un italiano vero, vivente, direbbe cazzate del genere? In video invece lascia fuori la sua testa e il suo sentire e parla alla specie nel nome della specie.
Se va al mercato deve dire che è tutto rincarato, se è contadino deve lamentarsi della siccità, se è tarantino può parlare a scelta dell'Ilva o delle cozze, ma i tarantini devono essere sempre in due, uno che difende il lavoro e l'altro l'ambiente.
Ma queste sono macchiette, manichini, non persone.
Nel nome della dignità umana, vietate le interviste a campione.
Ora vai in onda; e il fesso si butta a mare.
Cucù Il diario di Lodovisca Poesia, favole e meditazioni Ultimi aggiornamenti del sito Home page