Il sentimento predominante in me dopo l'aggressione subita da Silvio Berlusconi?
Rabbia?
Rancore?
Voglia di vendetta?
No...
Solo una profonda tristezza...
E non solo
per quello che un uomo (chiunque esso sia) sta soffrendo in questo momento a
causa di un altro uomo...
ma nel vedere, soprattutto, le "giustificazioni" che
certe persone stanno trovando a questo insano gesto.
Non sto parlando dei politici,
ma parlo proprio di chi elegge questi politici.
Oltre ai 20.000 di Facebook che
stanno facendo diventare Massimo Tartaglia (l'attentatore) un eroe, ci sono coloro
che ieri sera, chi tramite mail o attraverso chattate, giustificano il gesto
di uno squilibrato, addossando la colpa allo stesso Berlusconi.
Capopopolo di
costoro è Antonio Di Pietro.
Bene.
Che altro dire?
Continuiamo pure così.
Vorrà dire che se ora i media ci leggono
bollettini medici...prossimamente ci leggeranno necrologi.
Un'amara considerazione,
portandovi uno dei miei soliti stupidi esempi...
Una coppia di genitori, con
figli, si separa.
Lo possono fare civilmente, ma come spesso accade in maniera
molto meno civile.
Che ne sarà dei loro figli, come cresceranno questi
ragazzi, costretti a subire, giorno dopo giorno, le accuse che i due si lanciano,
costretti ad ascoltare le reciproche difese, senza riuscire a capire chi ha più ragione e
chi più torto?
Mi pare inutile specificare che i "figli" in questione
siamo noi Italiani...
E' proprio vero che la Storia, quella con la esse maiuscola,
non ci insegna nulla...
e dire che sarebbe sufficiente non dico studiarla, ma
almeno leggerla, visto che è formata dai cosiddetti corsi e ricorsi, chiamati
per l'appunto storici.
E non sto parlando di Storia vecchia di 1.000 e più anni,
ma di quella contemporanea, risalente a meno di 40 anni fa...
Un'ultima cosa...
Purtroppo i cosiddetti psicolabili non hanno un unico colore....
facciamo molta
attenzione a non innescare una spirale senza fine.