Signore, fà
che io sia del mio tempo e non della mia età.
Che non mi affezioni alle mie idee come un avaro
al suo gruzzolo, ma ne controlli la validità, e
soprattutto, ne assicuri la convertibilità.
Aiutami a
non prendermi troppo sul serio,
a sorridere dei miei successi come dei miei fiaschi.
Fammi guardare con simpatia
a ciò che fanno gli altri, specialmente se
tentano qualcosa a cui io non avevo mai pensato, oppure
si avventurano in territori dove io non mi sono mai arrischiato.
Che io sappia
comprendere più che giudicare,
apprezzare più che condannare,
incoraggiare più che diffidare.
Fà che resista alla tentazione di "raccontarmi";
fammi capire che è importante
ciò che faccio oggi, non ciò che ho fatto dieci anni fa.
Gli altri hanno diritto di avere da me ciò che sono,
non ciò che sono stato.
Signore impedisci che faccia
l'abitudine a me stesso, a quel me stesso solito che
conosco anche troppo bene e che ormai tendo ad
accettare o sopportare.
Devo 'sorprendermi',
devo obbligarmi ogni giorno a riconoscermi nuovo, diverso, inedito,
devo impararmi 'sconosciuto',
devo accettarmi 'altro',
devo accogliermi inaspettato,
devo frequentarmi insolito.
( A. PRONZATO)
(grazie a giulia per la segnalazione)
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