Dal discorso di Silvio Berlusconi alla Confindustria
di
Sabato 18 Marzo 2006
 
"E quando saranno al potere sappiate che per loro le imprese sono solo macchine che consentono lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, che il profitto è lo sterco del diavolo e che il risparmio non è una virtù come per noi ma è qualcosa da tassare e da penalizzare''.
 
 
 
Come dargli torto????
Con che coraggio possiamo negare l'evidenza???
L'economia di un Paese si regge sull'imprenditoria e non sullo statalismo.
Basta questa lapalissiana verità per farci capire da che parte stare.
Soffochiamo (di tasse) l'imprenditoria ed avremo ucciso l'economia di una Nazione.
Tassiamo (oltre ogni misura) ogni forma di risparmio ed avremo capitali immobilizzati o spesi prima ancora di divenire tali.
E se gli industriali i loro capitali li fanno "fuggire" all'estero, noi piccoli risparmiatori non possiamo fare altrettanto.
Ma ci vuole un genio per capire questo?
E a dirlo non sono io che non sono un imprenditore, ma un SIGNOR IMPRENDITORE, che corrisponde al nome di Silvio Berlusconi.
Leyla
 
 
 
Duro attacco a Della Valle: ''Imprenditore che sostiene sinistra, ha molti scheletri nell'armadio''
Berlusconi agli industriali: ''Declino inventato dalla sinistra''
Il premier a sorpresa sul palco a Vicenza: ''Aprite gli occhi. Siate ottimisti''

Roma, 18 mar. (Ign) - ''Siate ottimisti. Aprite gli occhi, non credete a un declino inventato dalla sinistra e dai suoi giornali''. A sorpresa il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si presenta davanti alla platea degli industriali riuniti a Vicenza. Nonostante la lombosciatalgia, causa fino a questa mattina del previsto forfait, il Cavaliere sale sul palco del convegno di Confindustria. ''Avendo sentito le cose dette dal signor Prodi, non potevo lasciarle senza replica'', dice rivolgendosi alla platea di imprenditori.

Rompendo le regole, Berlusconi si alza in piedi, parla a braccio e sferra un duro attacco all'opposizione e alla stampa. ''Dov'è questa crisi? La crisi è soltanto nella volontà della sinistra e dei suoi giornali di inventarsi - scandisce - un declino che non c'è per andare al potere. E quando saranno al potere sappiate che per loro le imprese sono solo macchine che consentono lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, che il profitto è lo sterco del diavolo e che il risparmio non è una virtù come per noi ma è qualcosa da tassare e da penalizzare''. Partono gli applausi. Berlusconi arringa la platea, incitando gli industriali ad ''aprire gli occhi, ad essere positivi ed ottimisti. Non credete ai giornali che parlano di declino. Scegliamo di andare avanti insieme''. Tra gli applausi, però, in prima fila c'è anche chi scuote la testa. E' l'imprenditore Diego Della Valle, protagonista nei mesi scorsi di uno scontro proprio con il Cavaliere in una puntata di 'Porta a Porta'.

Berlusconi non lascia correre e riprende il microfono. ''Vedo il signor Della Valle che scuote la testa''. E' la premessa per un attacco senza replica. ''Allora io vi dico quando penso ad un imprenditore che sostiene la sinistra, se non è andato fuori di testa, penso che abbia molti scheletri nell'armadio, che ha tante cose da farsi perdonare e che si mette sotto il manto protettivo della sinistra e di magistratura democratica''. Tra applausi e fischi, il direttore de 'Il Sole 24 ore' Ferruccio De Bortoli tenta di dare al patron delle Tod's il diritto di replica. Davanti ai 'buuuh' della platea, però, è costretto a fare retromarcia mentre Della Valle si alza ed esce dalla sala.

Nessun commento sull'intervento di Berlusconi arriva dal presidente degli industriali Luca Cordero di Montezemolo in nome del ''rispetto per la figura del presidente del Consiglio''. Parla invece il vicepresidente di Confindustria, Andrea Pininfarina che rifiuta l'accusa di disfattismo: ''Sarà la stanchezza della campagna elettorale - replica - Noi non siamo pessimisti, siamo realisti perché conoscere le cifre vere del paese non significa essere disfattisti''.

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