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P.S.
Aria
di bosco in casa
Questa la sapevo già
:-))))
Stessa
cosa si può fare con le vaschette dei termosifoni
versando una qualsiasi
fragranza
magari qualche goccio del vostro profumo preferito
2
P.S.
La
tavola è più allegra
Un'idea per i prossimi giorni
di festa,
non per la tavola importante ma per quella informale
quando si
è in tanti e magari si mangiano gli avanzi dei pasti importanti.
Fare
dei segnaposti veramente sfiziosi, dando magari l'incarico ai ragazzini presenti.
Prendere
dei piattini piccoli di plastica rossa,
tagliare il fondo
ripiegarlo su
stesso
e su un lato con un pennarello scrivere il nome.
Così...tanto
per intenderci
:-)))))
Volendo
ci si può sbizzarire come si vuole
magari anche facendo dei disegnini.
Questi
che vedete sono stati fatti in fretta e furia
ed hanno almeno 15 anni
4
P.S.
Per un brodo magro
e saporito
Quello di sgrassare il
brodo è un "segreto" ereditato da mia madre.
Mai fare il brodo lo stesso giorno in cui lo si deve mangiare,
come fanno certe donne e dove poi vedi delle macchie di grasso galleggiare nel
piatto
(Puahhhhhhhhhh)
Va sempre fatto il giorno prima, in modo da poterlo sgrassare per benino.
Una volta pronto lo metto nella pentola a pressione, solo perchè ha il
coperchio a chiusura ermetica,
e appoggio detta pentola sul davanzale della finestra
che dà sul balcone.
Lo lascio lì tutta la notte e l'indomani mattina elimino la crosticina
di grasso che si è formata.
Tenerlo solo un'ora in frigo non basta.
Ovviamente stiamo parlando del periodo invernale, anche perchè io il brodo
lo faccio solo d'inverno.
Sempre lo stesso davanzale mi serve nel periodo natalizio da ottima ghiacciaia
per conservare sia la frutta che le verdure del pinzimonio che regolarmente avanzano,
oltre le bottiglie di vino e di spumante che non entrano nel frigo.
Altro "segreto" che magari tutti conoscete.
Il brodo si può tranquillamente congelare per averne sempre una scorta
in casi di necessità improvvisa
tipo influenza o anche un banale raffreddore
senza dover così ricorrere ad un brodino di dado.
Alt
agli odori in frigorifero
Si mangia spesso il pesce in casa mia,
almeno un paio di volte alla settimana, eppure non ho mai avuto
problemi di odori
sgradevoli in frigo.
A parte il fatto che viene consumato immediatamente, quindi
nel frigo ci sta si e no un'ora al massimo due,
ho sempre l'accortezza di cambiare
il sacchetto datomi dal pescivendolo.
Ne uso di nuovi e non mi accontento di uno
solo.
Avvolgo il cartoccio contenente il pesce in almeno altri due sacchetti di
plastica.
Se poi non lo devo cucinare il giorno stesso lo avvolgo prima nella
carta stagnola e poi nei sacchetti,
che chiudo con un bel nodo stretto stretto.
Mi
sembra che come consiglio sia meno faticoso di quello suggerito dalla "Nonna
Asereje"
:-)))))))
Un
trucco per risparmiare energia
Meglio
ancora del foglio di alluminio conviene comprare un mollettone non di panno,
ma
di quel materiale tipo alluminio (che non so come si chiami) che è termoriflettente.
Costa
di più del semplice panno, ma ne vale decisamente la pena.
Uno così...tanto
per intenderci
:-))))))
Per
la lana infeltrita
Un "segreto"
per non far infeltrire i maglioni di lana me lo svelò la mia parrucchiera
di quando ero giovanissima:
lavarli con lo shampoo.
Mi disse:
"La
lana cosa è se non "i capelli" della pecora???"
Me
ne sono sempre ricordata, anche se da molti anni sono passata a lavarli col Bagno
Schiuma Felce Azzurra Paglieri. Prendono un profumo delizioso e si conservano
integri e morbidi.
:-)))))
Dedichiamoci all'acciaio
La
mia casa è piena di acciaio inossidabile, perchè gran parte dell'arredamento
risale a metà degli anni '70,
quando l'acciaio imperava ovunque.
Ho
sempre usato lo SMAC e vi posso garantire che è un prodotto ottimo.
Il
vero segreto sta nel risciacquarlo per bene e soprattutto nell'asciugarlo ancora
meglio.
Un
trucco da gourmet
Meglio ancora del
pelapatate esiste in commercio un aggeggino
nato proprio per ottenere delle
sottilissime scagliette di parmigiano
In vendita in tutti i negozi di casalinghi
:-))))
P.S.
L'arte
di congelare
Personalmente uso le vaschette della cuki e con un
pennarellone scrivo sia sul lato piccolo che
su quello grande la data ed il contenuto
Per stirare una
camicia
Quando iniziai a lavorare, di fianco al mio ufficio c'era
una stiratoria gestita da due sorelle
Anna ed Adriana.
Mi fermavo spesso
a fare due chiacchiere con loro e tra una "ciancia" e l'altra le osservavo
stirare le camicie, ovviamente usando l'asse da stiro.
E' stato così
che ho "imparato", io che fino ad allora non avevo mai stirato una camicia
in vita mia.
E fui io ad insegnare alla mia mamma come si faceva, visto che
lei le stirava sul tavolo
(una cosa complicatissima che non raccomando a nessuno)
Si
parte dal collo
a seguire i polsini
le maniche
poi facendo scorrere la
camicia sull'asse
lato sinistro
parte dietro
lato destro
sprone
e
per finire una ripassatina sul collo
Modestamente (eh eh eh) quando stiro io
una camicia mio marito immancabilmente mi dice:
E' stirata troppo bene.
Non potresti essere un po' meno precisa, perchè così mi dispiace
metterla...
:-)))))))
Per
un risotto a regola d'arte
Penso che sia
il classico segreto di Pulcinella quello di aggiungere a fine cottura
una
bella noce di burro (meglio due) e lasciare mantecare per qualche minuto.
I
miei risotti sono sempre "all'onda" per la disperazione di mio marito
che li vorrebbe asciutti asciutti.
Ma lui è sardo...che vuoi che ne
capisca di risotti...
eh eh eh
P.S.
Polliceverde
Quello che forse non tutti sanno è
che le piante tenute al chiuso (in casa o sui pianerettoli)
tendono i loro
rami (o foglie) verso la luce e quindi, pur rimanendo posizionate nello stesso
punto,
hanno bisogno di essere girate.
Prendete la buona abitudine quando
le innaffiate di girare il vaso, in modo che le foglie non assumino
quell'antiestetica
posizione rivolta verso la fonte di luce solare.
Non è carino entrando
in una stanza vedere la pianta che fa bella mostra di sè "voltarci
le spalle"
:-))))))
P.S.
La seconda vita del risotto
Ottimo consiglio quello di trasformare il risotto avanzato in una frittata o in gustose crocchette, comunque, personalmente, lo mangio anche il giorno dopo riscaldandolo semplicemente nel micro-onde avendo
l'accortezza di "spruzzarlo" con un po' d'acqua ed aggiungere qualche ricciolo di burro.
Provare per credere: sembra appena fatto.
Per la manutenzione del ferro da stiro
Non so cosa s'intende per macchioline di ruggine, nè come sia possibile che esse si formino in una
piastra d'acciaio inossidabile... il mio problema con il ferro da stiro è un altro.
Quando si stira a lungo, usando un appretto come faccio io, può capitare che verso la fine della stiratura
la piastra presenti delle striature rossicce che potrebbero sporcare ciò che si sta stirando.
Per rimediare a questo inconveniente basta passare il ferro caldo su del sale grosso procedendo così:
mettere due o tre cucchiai di sale grosso su un foglio di scottex, passarci su ripetutamente il ferro da stiro
come per stirarlo e vedremo il sale diventare scuro, mentre come per incanto la piastra tornerà pulita.
Per la vera e propria pulizia la lavo con lo SMAC, il prodotto che uso per l'acciaio inossidabile
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