Buongiorno Amici
troppo bella questa
mail che vi propongo oggi
così come l'ho
ricevuta in dono da un amico.
L'avevo dimenticata
questa poesia che a suo tempo
in terza
media
studiai come tutti
quelli della mia generazione.
All'epoca l'immagine
che mi colpì di più fu quella della rondine...
...ella aveva nel
becco un insetto
la cena de' suoi
rondinini...
Ed io vedevo questi
rondinini che disperati aspettavano pigolando...
Oggi invece nel
rileggerla
mi ha colpito di più
la prima quartina
San Lorenzo, io
lo so perchè tanto
di stelle per
l'aria tranquilla
arde e cade,
perchè si gran pianto
nel concavo cielo
sfavilla
Nella sua tristezza è
un'immagine molto poetica...
...il cielo che
piange facendo cadere sulla terra una pioggia di stelle...
Quante volte nella
notte di San Lorenzo ho atteso di vedere le stelle cadenti
sdraiata su un
lettino in spiaggia
guardavo il cielo
speranzosa
I miei pensieri si
perdevano in quella vana attesa...
pensieri
romantici
desideri da
esprimere
ma mai ho pensato ad
un cielo piangente...
Leyla
X
Agosto
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de' suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! D'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!