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Il vero "perchè" è alquanto controverso.
C'è chi lo fa risalire ad una errata traduzione che inglesi dettero a questo cereale:
“wheat of turkey”, grano per tacchini.
Questi animali sono cosí chiamati per una certa somiglianza del loro collo a un turbante turco.
Altri invece accreditano l'ipotesi che si chiami grano “turco”, perché quest'ultimo aggettivo ha assunto
nel XVI secolo il significato di “coloniale”, “esotico”, “forestiero”.
Secondo me, la spiegazione più attendibile è la seguente:
gli inglesi chiamavano turkey una specie di tacchino importato dal Madagascar, via Turchia,
da mercanti mediorientali noti come “mercanti turchi”.
Per lo stesso motivo, cioè per essere arrivato in Inghilterra tramite il Nord Africa in mano ai “turchi”, fu dato lo stesso nome al tacchino, di origine americana, introdotto nel Vecchio continente dagli spagnoli.
E sempre per lo stesso motivo, cioè per essere arrivato in Inghilterra tramite i turchi,
è stato chiamato così, in un primo tempo, il mais.
Quindi gli inglesi chiamavano il mais turkey wheat/corn perché pensavano che provenisse dalla Turchia o, più genericamente, dal Medioriente. Per lo stesso motivo hanno chiamato turkey il tacchino.
E quindi, anche se granturco provenisse da turkey wheat/corn , non vi sarebbe alcun errore di traduzione, perché anche gli inglesi stavano parlando di grano della Turchia e non di tacchini.
Piccole
considerazioni personali
Prima di documentarmi pensavo che il granturco si chiamasse così per
il significato di "straniero" che diamo in genere all'aggettivo "turco".
Dopo aver letto tutte le argomentazioni sono propensa
ad accettare per buona l'ultima su esposta.
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