La leggenda di Orione e Natura
                                 

Tanto tempo fa, in una terra bellissima, viveva Natura, una creatura stupenda che aveva il potere di incantare chiunque la incontrasse e capace di modificare la terra a suo piacimento. Anzi, proprio per questo suo grande amore per la terra Natura era stata posta a sua salvaguardia e di tutte le creature viventi su di essa

Natura aveva modellato un paesaggio bellissimo, che si sviluppava tra colline verdeggianti e floridi prati che si alternavano a boschi e laghetti. Fiori e piante crescevano rigogliosi,  cascate d’acqua pura fornivano allo scenario una esplosione di goccioline entro le quali l’arcobaleno giocava allegramente emettendo tutti i suoi vividi colori. Le colline si ergevano sulla pianura con pendenze lievi e docili al passo degli uomini che vivevano sulla terra

Orione era uno di essi. Un uomo dal cuore buono, come ce n’erano tanti allora, che godeva della bellezza del paesaggio. Egli voleva molto bene a Natura ed ogni volta che poteva andava a trovarla; ella viveva in fondo ad un fiorito sentiero, in cima ad un verde colle

Il loro era un rapporto pieno di felicità; si cercavano continuamente. I loro giochi avevano il sapore della spontaneità e della tacita intesa. Sulla via che portava alla casa di Natura Orione coglieva sempre alcuni fiori, tra i magnifici e colorati che crescevano lungo di essa, da donare alla sua compagna. Il cammino non gli era di alcun peso poiché il pensiero di lei gli rendeva lieve il passo

Un giorno Orione, mentre era in cammino per andare da Natura, pensò di farle un dono ma non trovò niente che esprimesse abbastanza il bene che provava per lei. Nulla sembrava adatto, tutto era bello ma così…piccolo al confronto. Ad un tratto pensò di avere trovato ciò che potesse rappresentare il suo sentimento. Prese una parte del suo cuore e la confezionò con una carta magica. Chiamò un’aquila e le consegnò il dono, pregandola di portarlo a Natura

Orione era soddisfatto perché pensava di avere dato a Natura la dimostrazione più grande della sua considerazione

Quando Natura ricevette il dono lo aprì. Per un istante rimase sorpresa e felice pensando a chi glielo aveva inviato; poi, osservando meglio, vide attraverso di esso cose che non avrebbe voluto vedere. Non malvagie, ma  cose che nulla avevano a che fare con lei e Orione. Natura rimase così delusa che dentro di lei si scatenò l’ira. Orione sentì la terra muoversi sotto ai suoi piedi e trasformarsi davanti a se. Le colline cambiarono il loro aspetto e prati e fiori lasciarono il posto a rocce che si ergevano sempre più alte verso il cielo

Il sentiero lieve che portava alla casa di Natura divenne un percorso impervio e difficile. Orione capì il suo errore: nell’entusiasmo e nella fretta di inviare il dono a Natura non lo aveva avvolto con la carta del proprio amore ma con quella dell’ingenuità. Ora Orione sapeva che per raggiungere Natura avrebbe dovuto percorrere sentieri impervi e difficili, superando difficoltà dopo difficoltà. Orione maledì la sua fretta e la sua mancanza di delicatezza nei confronti di Natura

Ancora oggi, un uomo vaga per le montagne senza sosta alla ricerca del sentiero perduto che porta alla casa di Natura

 

 

Nella vita non sempre si può dire la verità...
    a volte, una piccola bugia
a fin di bene...  può
essere meglio
della cruda realtà

 

 

Tratto dalla Locanda dei Sogni

Lodovisca

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