Notte
prima degli esami...
Me la ricordo...oh...se
me la ricordo...
Era l'estate del
1965...un'estate infuocata, sotto tutti i punti di vista, in quel di
Cagliari.
Abitavo in un
bellissimo attico, che come ogni attico che si rispetti, aveva una grande
terrazza.
Avevo passato tutto il
mese di giugno a studiare 10 ore al giorno, nonostante avessi fatto un ottimo
anno scolastico e fossi stata ammessa agli esami con quasi la media del 7 (avevo
solo due 6, uno in inglese, meritatissimo, e l'altro in tecnica, piccola
vendetta del prof. che avevo tartassato con le mie battutine agro-dolci per 3
anni).
Nonostante questo
passai l'ntero mese di giugno a studiare come una matta.
Pensate che avevo
impiegato una giornata intera a suddividere il programma di ogni materia in ore
di studio.
Esempio:
Programma di storia -
10 ore
Programma di italiano -
20 ore
e via di
seguito.
E mi ero fatta una
scaletta, giorno per giorno, ora per ora, dove sapevo che il giorno tot dalle
ore 7 alle ore 8 dovevo ripassare storia da pag. tot a pag. tot.
Programma che rispettai
alla lettera!!!
Mi fanno un baffo
coloro che oggi parlano di programmazione...eh eh eh
Gli esami allora
iniziavano puntualmente il 1° luglio con le 4 prove scritte: italiano,
inglese, ragioneria e tecnica.
Solo dopo gli scritti
venivano esposti i giorni degli orali.
Io mi ritenni fortunata
(sigh...) perchè fui una delle ultime (che bello -mi dissi- posso
continuare a studiare ancora...)
Il 15 luglio le materie
scientifiche (matematica, ragioneria, tecnica, geografia), il 23 quelle
letterarie (italiano, storia, inglese, diritto, economia).
Ricordo, per i
diplomati post '68, che all'epoca dire italiano significava dire anche Dante con
tutta la sua Divina Commedia e significava dire anche il programma degli ultimi
3 anni...in tutte le materie!
Insomma...una cosa da
incubo...
Ogni mattina mi alzavo
alle 6, sbrigavo le solite cose (doccia, colazione) e alle 7 in punto
incominciavo.
Mi mettevo in terrazza
in costume da bagno e davo inizio alle "danze".
Cosa prevedeva il
programma giornaliero?
7 -
8 Storia da pag. 50 a pag. 100
8 -
9 Geografia da pag. 100 a pag. 120
9 -
10 Diritto da pag. 80 a pag. 85 (si vede che era un capitolo
che non ricordavo bene)
Così per un mese
intero.
Mia madre che per tutta
la mia vita di studentessa mi aveva sempre detto...
Studia Lodovisca,
studia!!!
Mi diceva,
invece...
Lodo...non ti
riposi un po'?
Mi diceva anche che
durante la notte (dormivamo assieme, perchè babbo era già qui a Bologna, dove
nel frattempo era stato trasferito) mi mettevo seduta sul letto e con le mani
messe a mo' di leggio, come se reggessero un libro, ripetevo nozioni su
nozioni.
La mattina mi
diceva...
Stanotte hai
ripassato Diritto...
Gli esami scritti non furono un
incubo.
Avevamo 6 ore di tempo, la possibilità di
aiutarci tra di noi, biglietti e bigliettini infilati ovunque...
Ma per gli orali la musica fu
diversa...
E arriviamo alla famosa
notte prima degli esami orali delle materie scientifiche...al 14 luglio
1965...
Erano le 9 di
sera...
NON RICORDAVO PIU'
NULLA!!!!
Accovacciata sul letto
nella mia stanza, con tutti i libri aperti attorno a me, sparsi ovunque, saltavo
da una materia all'altra, sfogliando pagine su pagine, cercando di ricordarmi
quello che mi pareva di non sapere più.
Mamma andò a chiamare
Brunella, la ragazza ospite degli zii che abitavano di fronte a noi, giunta
dalla campagna per dare anche lei da privatista gli esami di maturità
(magistrale).
Brunella mi fu di molto
aiuto.
La sua pacatezza, le
sue parole...mi fanno venire ancora oggi un groppo in gola al solo
pensiero.
Lodovisca...ma che scherzi??? Hai studiato tantissimo, magari sapessi io le cose che sai tu!!!
Guardati...stai benissimo. Sei tutta abbronzata (le ore di studio passate in terrazza...eh eh eh), sei pure ingrassata...(strano a dirsi, ma vero...ero ingrassata di ben 5 kg!!! Lo stress lavorativo, le preoccupazioni in generale mi procurano questo problema)
Cara dolce
Brunella...eri per me un'estranea e tale sei rimasta, eppure in un momento
cruciale della mia vita (il primo vero cruciale momento) mi sei stata di molto
aiuto.
Non ricordo se la notte
dormii...dovrei dire di sì, perchè l'indomani ero bella pimpante nel mio
vestitino nuovo (un abitino bianco che metteva in risalto la mia
abbronzatura...eh eh eh), pronta a fare a pezzi chiunque si fosse interposto tra
me e quel benedetto pezzo di carta chiamato DIPLOMA.
Per ben 4 materie mi
tennero lì solo per 30 minuti!!!!
30 miseri minuti!!!!
Mamma mia...con
tutto quello che sapevo e che avrei voluto dire...30 minuti
appena!!!!
Ricordo che iniziai con
matematica (la mia super materia, insieme ad italiano).
Un paio di minuti appena e subentrò il
professore di geografia economica, che mi disse di prendere
l'atlante.
Mi alzai, andai al banco dove c'erano i miei
compagni di classe, tra i quali Sandro, che mi allungarono le tavole
logaritmiche (servono per la matematica finanziaria) ed io dissi:
No, ho già finito con matematica. Mi
serve l'atlante per geografia.
Già
finitoooooooooooo???
Mi risposero in coro...ma questa è un'altra
storia che vi racconterò un'altra volta :-))))
Insomma, come avete capito gli orali delle
materie scientifiche andarono benissimo.
Mi restava un'altra settimana di agonia per
dare le materie letterarie.
Quella fu lunghissima da
passare.
Il caldo era aumentato in maniera
pazzesca.
Niente più terrazza, era impossibile
starci.
Sdraiata in terra nel lungo corridoio che
portava alla terrazza con accanto un ventilatore, che sembrava una stufa perchè
emetteva aria calda anzichè fresca...
La maggior parte dei miei compagni, compreso
Sandro, che avevano già finito, se ne andavano al mare ed io ancora lì a
studiare.
La casa attorno a me che non era più una
casa, perchè dopo la fine degli esami avrei abbandonato per sempre Cagliari per
trasferirmi a Bologna...
ogni cosa era stata tolta da
mezzo...
scatole e scatoloni ovunque...
che tristezza...
ed io che dovevo ancora combattere con
Dante, Manzoni, Risorgimento italiano, I.G.E., modulo Vanoni, Diritto Privato e
Pubblico, per non parlare dell'Inglese...
Come Dio volle giunse anche la mattina del
23 luglio...
Se per le materie scientifiche mi avevano
tenuta 30 minuti, per le letterarie batterono il record!!!
15 minuti in
tutto!!!
I professori non ne potevano più, erano stremati anche loro
:-))))
E poi iniziò l'attesa...
Oggi mi vien da ridere a pensare che temevo
di poter essere rimandata in qualche materia...eppure quel timore
c'era...
Finchè tra noi compagni si sparse la voce
che telefonando al nostro prof. di Ragioneria avremmo potuto sapere qualcosa in
anticipo.
E così una mattina mi feci coraggio e
telefonai...
Professore...sono la Sarti...scusi se la
disturbo...ma si sa qualcosa?
Buongiorno Ragioniera
Sarti...
fu la sua risposta!!!
Mi sembrava di
volareeeeeeeeeeeeeee
Ragioniera...ero
ragionieraaaaaaaaaaa
Ce l'avevo
fattaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Solo chi ha vissuto quegli anni può sapere
la gioia che si prova.
Una gioia impagabile,
indescrivibile!!!
Mi credete se vi dico che mentre vi scrivo
mi sto emozionando ed ho le lacrime agli occhi?
Erano veramente delle conquiste, dei
traguardi che i nostri giovani non hanno lontanamente idea di cosa
significhi.
Non so se sia meglio oggi o allora...per me
era meglio allora.
Sentivi di aver fatto qualcosa di grande,
qualcosa che ti eri meritato, che non ti era stato regalato.
Essere promossi a luglio non era da
tutti.
Solo in pochi ci riuscivano, la maggior
parte veniva rimandata a settembre e spesso ci rimetteva le penne, per non
parlare dei respinti...
Cose che gli studenti di oggi non sanno
neppure cosa voglia dire, così come io non so cosa siano i crediti.
O meglio lo so, ma li trovo di un'assurdità
tale...
Come tutti quelli della mia generazione ho
avuto (ed ho ancora) degli incubi...
Sogno di essere in classe durante le prove
scritte...il foglio inesorabilmente bianco davanti a me...le 6 ore a
disposizione stanno per scadere...e tutti i miei compagni che man mano
consegnano ed escono lasciandomi lì da sola...
Finisce, consegna ed esce anche Sandro ed io
che mormoro...
Sandro...anche tu mi
abbandoni?
Da un po' di tempo il sogno è
cambiato...
Non sogno gli esami, ma che sono ancora una
studentessa.
Sono brava in tutte le materie, ho degli
ottimi voti, solo che c'è una materia (che cambia ogni volta) dove pur avendo
avuto un bel 7 in pagella non sono mai stata interrogata ed io di questa
materia non so nulla.
Non ho mai aperto il libro e nel sogno mi
dico...
Forza Lodovisca, incomincia a studiare
che prima o poi il professore si accorgerà che non sei mai stata
interrogata...
Ma non inizio mai ed ogni giorno è una
sofferenza perchè temo di essere chiamata...
Forse uno psicologo saprebbe dare una chiave
di lettura a questo sogno...eh eh eh
Sono incubi è vero...ma oltre al sollievo
che ti danno al risveglio quando scopri che non è vero niente, a me donano anche
un sorriso, perchè mi riportano lontano nel tempo, a quel meraviglioso
periodo...
A pensarci bene non sono incubi...ma è la
giovinezza che torna...
Leyla
Cagliari
26 dicembre 1961
La terrazza di casa
Cagliari
18 settembre 1962
La terrazza aveva un parapetto molto
ampio
e per poter guardare giù bisognava
sporgersi con un balzo.
Non era pericoloso ed io non soffro di
vertigini.
Infatti ci passavo molto tempo standoci
seduta sopra.
Non ci
credete?
Guardate...
...e per finire...
Cagliari
Fine luglio 1965
Sono già ragioniera!!!
Il vestitino che indosso è un mio modello
esclusivo
dal nome
"Modello esami
scritti"
eh eh eh
Fatto fare apposta dalla
sarta.
Notate le due aperture laterali sul
davanti?
Bene.
Quelle erano due profonde tasche che
riempii di ogni sorta di bigliettini,
scritti con una grafia minuscola
minuscola.
Non so quanto tempo ci impiegai a
farli.
La mattina degli esami scritti...un altro
po' sembravo incinta...
:-))))))