"Vita ed avvenimenti del passato rivivono nelle vecchie fotografie"
La
bella fanciulla lieta e sorridente invita lo sguardo a posarsi su di lei.
I
dolci occhi sognanti sono una tacita promessa d'amore e guardano le pupille profonde
ed inquiete dell'uomo in abito da sera.
Riccioli biondi scendono increspati
sulle spalle nude della donna, che indossa uno splendido abito bianco.
Un abito
da sogno, che sembra formato da mille gonne vaporose ed impalpabili; una cintura
stringe l'esile vita, una cintura ornata da un mazzolino di camelie.
Margherita
Gauthier continua a sorridere felice ed inconsapevole, seduta davanti alla toilette
mentre si pettina.
Il capo leggermente chino da un lato, la mano pronta a posarsi
sui capelli, l'esile collo che sembra far fatica a reggere tanta bellezza, le
spalle curve sotto il peso del male che la consuma, Greta Garbo rende realmente
viva la Signora delle camelie.
Armando è in piedi dietro di lei.
Sono
solo un uomo ed una donna che si guardano riflessi in uno specchio.
Potrebbe
essere una qualunque scena di una qualsiasi storia moderna, ma quell'abito, quell'acconciatura,
quella donna, soprattutto, fanno rivivere attimi ormai trascorsi.
Dall'immagine
sembra sprigionarsi una dolce melodia, mentre figurette gentili volteggiano leggere
nell'aria al suono di un valzer.
Le gonne accarezzano lievemente il lucido
pavimento nero, che risplende per gli innumerevoli colori, che si specchiano in
esso.
Dal soffitto del salone pendono lampadari di cristallo sfaccettato, che
riflettono mille luci; il cerimoniere pronuncia ad alta voce il nome degli ospiti.
L'orchestra
continua a suonare.
Le dame ballano volteggiando dolcemente.
Donne bellissime
che nascondono il loro viso maliziosamente dietro i ventagli.
Bianchi colli
ornati da gioielli splendidi.
Occhi che ammiccano, che criticano, che sorridono.
Un
mondo ipocrita e falso, un mondo perduto, ma pur sempre presente.
E' un mondo
lontano che ritorna, con tutte le sue ansie ed i suoi divertimenti, con le dame
evanescenti di quell'epoca col viso cosparso di nei.
E' un mondo spettacoloso,
fantastico, irreale che Greta Garbo ci offre con un semplice sorriso.
Cagliari,
27 Marzo 1963 III E Rag. " Pietro Martini"
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