Buongiorno del 12 settembre 2003
Siamo stati abituati a guardare sempre con diffidenza gli altri
e le altre cose, a puntare il dito e ad alzare la voce quando le
cose vanno male, ricercando a tutti i costi un colpevole,
un qualcuno da poter offendere e denigrare per la sua incapacità.
"Chi è senza peccato scagli la prima pietra!"
Forse è giunto il momento di guardare i fatti che ci circondano
e che ci accadono con gli occhi del cuore, giustificando,
accettando,cercando di fare noi qualche azione per cambiare lo stato
delle cose. Allora è il momento di rimboccarci le maniche e di
darci da fare. Non è impossibile cambiare il mondo,
basta volerlo. La forza dell'Amore abbatte le montagne.
Invece di giudicare, aiutiamo; invece di alzare la voce,
diamoci da fare per contribuire perché le cose vadano meglio; invece
di
arrabbiarci, cerchiamo di considerare e di agire per
ovviare alle situazioni incresciose. Se partiamo dal nostro piccolo, l'Amore
si diffonderà a macchia d'olio in un tempo molto breve, e tutti ne saranno
contagiati.
Cominciamo con il salutare il nostro vicino di casa, con il sorridere a chi
ci chiede
l'elemosina, con il consigliare chi sta sbagliando, con il consolare chi è
nel
pianto. Tutte piccole cose, ma il grattacielo è fatto di una infinità
di grani di cemento,
e l'oceano è formato da una moltitudine di gocce d'acqua, e la pace è
fatta di piccoli gesti quotidiani.
Acqua...o vino?
Il signore di un castello diede una gran festa, a cui invitò
tutti gli abitanti del villaggio aggrappato alle mura del maniero. Ma le cantine
del nobiluomo, pur essendo generose, non avrebbero potuto soddisfare la
prevedibile e robusta sete di una schiera così folta di invitati.
Il signore chiese un favore agli abitanti del villaggio: "Metteremo al centro del cortile, dove si terrà il banchetto, un capiente barile. Ciascuno porti il vino che può e lo versi nel barile. Tutti poi vi potranno attingere e ci sarà da bere per tutti".
Un uomo del villaggio prima di partire per il castello si procurò un orcio e lo riempì d'acqua, pensando: "Un po' d'acqua nel barile passerà inosservata... nessuno se ne accorgerà!".
Arrivato alla festa, versò il contenuto del suo orcio nel barile comune e poi si sedette a tavola.
Quando i primi andarono ad attingere, dallo spinotto del barile uscì solo acqua. Tutti avevano pensato allo stesso modo, e avevano portato solo acqua.
* * *
Se siamo scontenti del mondo, è perché troppi portano solo acqua, aspettando che siano gli altri a portare il vino.
Tu, che cosa porti?
!
Tratto dal "Buongiorno...nel Signore" di Eugenio Marrone
Lodovisca