In
me risvegliava immagini come quella che una
fortunata ricerca in internet mi
permette di
proporvi.
Un bivacco...attorno al fuoco dei cowboys
stanchi...una
chitarra...ed una voce intonata
che ricordava le gesta del grande
Tom Dooley...
Sarà
veramente così?
Leyla
Fine di un eroe della mia gioventù.
Avevo
immaginato tutto bene...il fuoco...l'epoca...il cowboy con chitarra...ma la ballata
non narrava grandi gesta...
Ecco chi è Tom Dooley...
L'ho scoperto
due minuti fa digitando il suo nome in Google...
:-((((((
Tom Dooley è una murder ballad
tradizionale dei monti Appalachi. La melodia possiede una felicità inquietante,
tipica delle ballate anglo-scoto-irlandesi traghettate nel Nuovo Mondo dai Padri
Pellegrini. La sua provenienza americana è evidente a partire dal testo:
i riferimenti alla figura dello Sceriffo e allo Stato del Tennessee, dove Tom
Dooley avrebbe voluto dileguarsi. Lautore o lautrice della ballata
inchiodano Tom Dooley nel giorno che precede la sua impiccagione, quando la fuga
è ormai impossibile. Tutto questo, però, lo veniamo a sapere solo
verso la parte finale della ballata. Il refrain iniziale, che andrà a intervallarsi
ripetutamente alle strofe, risuona come una sentenza inesorabile indirizzata direttamente
allimputato: "Impicca la tua testa Tom Dooley
Perché hai
ucciso Laure Foster/ E tu sai di essere destinato a morire". Nelle prime
tre strofe, il narratore esterno sembra voler rievocare nella mente di Tom Dooley
ciò che ha commesso, come se il ricordo costituisca di per sé unatroce
punizione.
Vediamo la scena del delitto,loccultamento
delle prove
("hai nascosto i suoi vestiti e le sue scarpe"),
la collina in cui
Tom Dooley sposò Laure Foster
per poi "toglierle la vita",
la
tomba scavata nella "fredda argilla".
Dalla quarta strofa in poi,
cambia la prospettiva:
la narrazione passa alla prima persona e Tom Dooley
prende
la parola per dichiararsi innocente nonostante
la consapevolezza di dover morire
("So
che mi impiccheranno / Domani sarò morto").
Il fatalismo con cui
Tom Dooley
affronta il proprio destino, raggiunge il vertice
dintensità
nellinvito a prendere e continuare
a suonare il suo violino perché
a lui non servirà più
e soprattutto nellagghiacciante immagine
finale,
in cui il condannato proietta se stesso nel momento
successivo allesecuzione,
"laggiù
nel vuoto, a pendere da una grossa quercia".
La storia raccontata nella
ballata, una storia di crimine a sfondo passionale, si riferisce a fatti realmente
accaduti nella comunità di Elkville (ora conosciuta come Ferguson) nel
North Carolina nel gennaio del 1866.
Secondo la versione più accreditata,
fu Anne Melton, lamante di Tom Dooley, a uccidere Laure Foster anche se
non venne mai condannata. Dooley, soldato sudista e raffinato fiddler, laiutò
solamente a seppellire il cadavere.
Doc Watson, abituato ai racconti dei bisnonni
che abitavano vicini alla famiglia di Tom Dooley, registrò una squisita
versione della ballata nel 1964.
I primi a renderla celebre al di là
dei boschi appalachiani, furono i membri del Kingston Trio: secondo il critico
americano Greil Marcus, la loro "performance accorata, orecchiabile, misteriosa"
incisa nel 1958, rappresenta il punto di partenza della diffusione del folk revival
anni 60.
Tom
Dooley
Sei impiccato Tom Dooley
Sei impiccato
e piangi
Perché hai ucciso Laura Foster
E sai che sei destinato a
morire
Lhai lasciata sul bordo della strada
Dove le hai chiesto perdono
Lhai
lasciata sul bordo della strada
Dove hai nascosto i suoi vestiti e le sue scarpe
Sei
impiccato Tom Dooley
Sei impiccato e piangi
Perché hai ucciso Laura
Foster
E sai che sei destinato a morire
Lhai portata sul pendio
Per
farne tua moglie
Lhai portata sul pendio
E poi hai preso la sua vita
Hai
scavato la tomba lunga quattro piedi
E lhai scavata profonda tre
Hai
rovesciato sopra di lei la fredda argilla
E lhai calpestata coi tuoi
piedi
Sei impiccato Tom Dooley
Sei impiccato e piangi
Hai ucciso la povera
Laura Foster
E sai chi sei destinato a morire
La pena è pena e rotola
attraverso
il mio petto
Finché io vivrò, ragazzi,
Essi non mi lasceranno
stare
Io so che mi stanno per impiccare
Domani io sarò morto
Anche
se io non ho mai torto un capello
Sulla povera piccola testa di Laura
Sei
impiccato Tom Dooley
Sei impiccato e piangi
Perché hai ucciso la
povera Laura Foster
E sai che stai per morire
In questo mondo e un altro
ancora
Allora considera dove sarò
Se non fosse stato per lo sceriffo
Grayson
Sarei nel Tennessee
Tu puoi prendere il mio vecchio violino
E
suonarlo se ne hai voglia
Perché, a questora domani, ragazzi
Non
mi servirà più
Sei impiccato Tom Dooley
Sei impiccato e piangi
Perché
hai ucciso la povera Laura Foster
E tu sai che sei destinato a morire
A
questora domani
Dove pensi che io sarò
Via lassù nel
vuoto
Penzolando da una grande quercia
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