Ricordi...

Io da bambina ho avuto due facce.
Quella della "Vergine" fino ai miei 9 anni, quella dello "Scorpione" dai 9 anni in poi :-))))))
Ero una bimba molto educata, anche buona, ma il carattere era quello ed era stato tenuto "soffocato" per troppo tempo...
Non mi sono mai picchiata con nessuno però...
...con i maschi no perchè sarebbe stato un disonore per loro fare a botte con una femmina...
...con le bambine neppure, perchè in genere si andava abbastanza d'accordo...
Eppure una volta è successo ed è successo proprio con una delle mie più care amichette...Vittoria.
Quella stessa Vittoria che, oltre ad essere mia compagna di classe, abitava anche al piano di sotto del mio.
I nostri genitori, da ottimi vicini di casa prima, erano diventati poi anche amici.
Il motivo della lite non lo ricordo, ricordo però dove si svolse e sento ancora le mani di Vittoria nei miei capelli...
Eravamo nel cortile di fronte a casa nostra, dove giocavamo sempre, e c'era questa specie di piccolo androne, non eravamo sole, quando ad un tratto iniziammo a picchiarci.
Io ero con le spalle appoggiate al muro, Vittoria di fronte a me e ce le siamo date di santa ragione.
Ne ho prese tante, ma gliele ho anche restituite con gli interessi.
Chi ci divise, come ci lasciammo, cosa ci dicemmo dopo...non me lo ricordo.
Ricordo che lei scappò via piangendo, mentre io cercavo di aggiustarmi le trecce.
Il ricordo successivo è di me che entro in casa, tutta scarmigliata e di mia madre...

Cosa è successo?
Niente!

Come niente???? Guardati come sei ridotta!!!!
Ti ho detto che non è successo niente!!!

Ma nel frattempo dalle finestre aperte salivano le grida disperate di Vittoria che piangendo urlava...

E' stata la Viscaaaaaaaaaaa...è stata la Viscaaaaaaaaaaaaaaa


Ed i suoi pianti si sentivano in tutto il palazzo...ah ah ah

Doppia interpretazione...o io gliele avevo suonate più di quanto lei le avesse suonate a me oppure, nonostante avessi 10 anni, avevo già capito come funzionavano le cose della vita: mai aspettarsi che qualcuno ti venga in aiuto, fosse anche tua madre.
E dire che Vittoria aveva anche un anno in più di me, che a quell'età conta moltissimo.

Ricordo che mia madre corse subito giù a vedere come stesse Vittoria, manco l'avessi uccisa, dicendomi...
Non ti vergogni per quello che hai fatto?
Quello che avevo fatto io, già, come se io avessi legato Vittoria e l'avessi seviziata. E dire che i segni di quello che lei aveva fatto a me li aveva lì davanti.
Ma tant'è...
Quando tornò su pretendeva che io andassi a chiedere scusa ai genitori di Vittoria, ma io non ci andai, nè le detti nessuna spiegazione.
Invece quando la sera arrivò babbo, messo al corrente da mia madre, che continuava a ripetere...
Che vergogna, che vergogna...picchiarsi con Vittoria...
lui mi disse con severa dolcezza
Raccontami come sono andate le cose
tacitando mia madre che voleva dargli la versione fornita da Vittoria, visto che da me non aveva saputo nulla.
Ed io a lui glielo dissi...senza piangere...
Poi babbo mi prese per mano e mi portò giù in casa di Vittoria.
Parlò a tutte e due insieme...cosa ci disse, onestamente, non lo ricordo, so solo che Vittoria ed io facemmo subito la pace e rimanemmo amiche come prima.

Posso solo immaginare le parole di mio padre.
Sono sicura che ci fece ragionare e con quel senso di giustizia così insito in lui, probabilmente, ci fece vergognare entrambe per quel comportamento poco consono a due bambine che, oltretutto, si volevano bene.
Babbo odiava la violenza fisica ed io sono come lui.
Non posso dire che ad iniziare a picchiare sia stata Vittoria, perchè non ricordo nè il motivo nè come iniziò il tutto, quindi potrei essere stata anche io, anche se ne dubito :-))))))
Posso solo dire che mentre vi scrivevo, rivivendo la scena (perchè io l'ho rivissuta) il particolare che io stessi con le spalle al muro e lei mi stava davanti, mi fa pensare che ad attaccare sia stata lei e non io.
Ma per amor del vero non lo posso dire con assoluta sicurezza.
Quello che babbo senz'altro condannò non fu il motivo della lite, ma il perchè fosse degenerata arrivando a quel comportamento così scorretto da parte di entrambe.


Ho rivisto Vittoria nel 1980.
Andai da sola a passare un paio di giorni a Mantova e presi contatto sia con lei che con Gianfranca, l'altra amica del cuore, sempre compagna di classe.
Mi portarono a trovare la nostra maestra, Francesca Genovesi.
Era a letto, perchè non stava troppo bene.
Aveva conservato la stessa espressione e quando mi chinai su di lei per baciarla mi disse...
Mi ricordo di te sai? Eri proprio una brava bambina...
Ne fui felicissima, ma quando uscimmo sia Vittoria che Gianfranca mi dissero...
Non avrai creduto a quello che ti ha detto??? Guarda che lo dice a tutte...non ci sta più con la testa...
Ci rimasi male, non perchè lei non mi avesse riconosciuta, ma per il resto...
Ecco...a parte invertite...io sono sicura che a loro non lo avrei detto...a che pro togliermi l'illusione che la mia maestra non fosse più la stessa?
Volete, Vittoria e Gianfranca, che non lo avessi capito?
Ma chissà perchè il cuore si illudeva che non fosse così e voi invece avete tolto anche al mio cuore quella dolce illusione.
Non ve ne voglio...ma come vedete quelle vostre parole sono rimaste scolpite in me.
I doni che facciamo a coloro che amiamo sono il più delle volte dei doni che chi li riceve non sa di riceverli.
Ecco...voi quella volta...senza volerlo...mi avete privato di un dono che con il vostro silenzio invece mi avreste fatto...
Leyla

Mantova, Maggio 1956
Piazza Virgiliana
V Elementare


Freccia rossa-Gianfranca Scalari Freccia gialla-Vittoria Palmieri
Freccia verde-Franca Zanellini
(mia compagna di banco)

Ed io dove sono???
Beh...io ero la coccolina della maestra...eh eh eh



Mantova, 22 Maggio 2004
Stessa piazza e stessa "bambina"
:-))))))))


Mantova, 22 Maggio 2004
Questo è il famoso cortile dove giocavo e dove avvenne il "fattaccio" con Vittoria
Solo che all'epoca non era così.
Non c'era nè lo scivolo per i garage nè il verde
e non c'era soprattutto il cancello chiuso che mi ha impedito di entrare dentro
:-((((((((((((


Mantova 4 Luglio 1953
Ero arrivata a Mantova da poco più di un mese
Sono nel cortile della casa dei signori Minghetti
la mia prima casa mantovana


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