E' una gioia indescrivibile, che abbiamo provato tutti...
Quello che ognuno di noi, invece, ha vissuto in maniera diversa è lo scoprire come questo mondo magico, incantato, è solo frutto dell'amore che i genitori nutrono per i figli.


La mia Befana

I miei ricordi iniziano dai racconti di zio Enzo...

Lo sai, Visca, che questa è una notte magica?
A mezzanotte in punto arriverà la Befana...
Zio...la voglio vedere...posso dormire qui con te stanotte...
così mi svegli quando arriva?

Devi svegliarti da sola...non posso svegliarti io...
Allora resterò sveglia ad aspettarla...

No...non puoi...ti devi addormentare e svegliarti a mezzanotte...
Vedrai...quest'anno ci riuscirò...

...i muri diventeranno di ricotta e i mobili di cioccolata...
Che bello zio...

...le colonnine del letto tanti salsicciotti...
...davvero???

...e tutti gli animali parleranno...
...oh...zio...come vorrei sentir parlare Lea...dici che quest'anno ci riuscirò?

Se fai la brava e vai a dormire presto è più facile che tu possa svegliarti in tempo...

...e così andavo a dormire fermamente decisa a svegliarmi a mezzanotte in punto...

Al mio risveglio la stanza si era riempita come per magia di tanti giochi.
La mia Befana, infatti, era un po' particolare perchè tirava fuori anche i giocattoli che mi aveva portato gli anni precedenti...e mi lasciava anche una letterina, rigorosamente battuta a macchina
che mio padre mi leggeva.
Dopo essere schizzata fuori da letto ed aver toccato ogni nuovo giocattolo
mi accoccolavo tra le braccia di babbo che iniziava a leggere...

Cara Visca
so che quest'anno sei stata buona e così ti ho portato tante cose belle...
Ecco la bicicletta che tanto desideravi...devi fare attenzione però ad usarla...
cerca di non farti male, mi raccomando.
La vedi la bambola col vestitino azzurro?
Pensi che starà comoda sulla sedia a dondolo che ti ho portato l'anno scorso?
Ho visto che non l'hai sciupata...brava!
Gioca con la bambola nuova, ma non farle il bagnetto come hai fatto con quella dell'altro anno.
..me lo prometti?

...ed io ascoltavo incantata...

Babbo...ma sa proprio tutto?
Non si può nascondere nulla alla Befana?

eh...no...non si può...

...era la sua immancabile risposta

Caro dolcissimo babbo che aveva preparato tutto, come sempre, alla perfezione.
Era lui che riempiva la stanza di "studicarie" (stupidaggini) perchè mamma era per il regalo bello (la sedia a dondolo, il cavallo a dondolo, la bicicletta, la bambola importante) mentre lui voleva anche le piccole cose, che immancabilmente andava a comprare da solo, all'ultimo momento, sulle bancarelle...
la giostrina che girava
il pupazzetto a molla
il cagnolino che scodinzolava
la bambolina di cartone con tutti i vestitini di carta che andavano ritagliati
la giraffina posta su un piedistallo che spingendo di sotto si snodava tutta
l'ombrellino di carta tutto colorato
l'album di Cenerentola o Biancaneve con tante figurine
l'immancabile libro
(da colorare quando ero più piccola, da leggere quando iniziai ad andare a scuola)
e tante caramelle e dolciumi sparsi in un'allegra confusione tra i vari giocattoli

Finchè arrivò anche per me...l'ultima Befana...l'ultima Befana magica...

Anche quell'anno mia madre, per non smentirsi, aveva deciso per il regalo importante
La camera da letto della bambola
E sempre per fare le cose in grande la stava facendo fare a zio Peppino, che si dilettava di falegnameria.
Ogni giorno, mamma ed io, passavamo il pomeriggio a casa di nonna Maria, dove abitava anche zio Peppino.
Avevo notato che da un po' di tempo, al nostro arrivo, la porta della stanza di zio Peppino veniva chiusa e con quel fare che hanno gli adulti nei confronti dei bambini, pensando che non capiscano, bisbigliavano tra di loro.
Ero molto piccola, avevo solo 7 anni, ero una bambina buona, molto educata, ma scema no...
Tutte queste manovre non potevano sfuggirmi e così un giorno, passando davanti alla stanza dello zio, la cui porta era rimasta accostata, con la coda dell'occhio sbirciai...
Non riuscii a capire cosa lo zio stesse facendo, ma quello che vidi, evidentemente, rimase impresso nella mia memoria, perchè la mattina della Befana, quando aprii gli occhi e vidi la bellissima camera da letto della bambola, con i cassettini del comò e le ante dell'armadio che si aprivano, esclamai

Ma questa non me l'ha portata la Befana!!!!
Questa è la camera da letto che stava facendo zio Peppino!!!!

Fu così che scoprii da sola il dolce inganno...

Lodovisca

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