Sono
nata a settembre del 1945. Sono nata in una città del Sud, Taranto, da
due genitori giovanissimi, che avevano 21 anni.
Non ho vissuto, per mia fortuna,
le brutture della guerra ed anche i racconti dei miei genitori, in merito, non
sono mai stati traumatizzanti per me.
Ho vissuto una fanciullezza ed una giovinezza
tranquilla, serena, e perchè no...felice.
Le mie materie preferite a
scuola erano la matematica, l'italiano e la geografia.
Un po' meno la storia,
ma non per la storia in quanto tale, forse solo perchè non ho mai incontrato
un professore che me l'abbia fatta amare.
La studiavo sì, ma la trovavo
noiosa.
Era più un mandare a memoria date, nomi, avvenimenti del passato
che secondo la mia testa di allora nulla avevano a che vedere con la mia vita.
Perchè
vi dico questo?
Per farvi capire che l'amore per l'America è come dire
innato in me.
Non sono stata contagiata da racconti, aneddoti o studi.
E'
ovvio che i miei genitori senza volerlo mi hanno portato a questo, ma non era
una cosa voluta...erano solo piccoli accenni legati alla loro gioventù.
Sentire
mamma che raccontava degli Americani festanti che entravano in Taranto offrendo
cioccolata e gomma americana ai bambini, sentire babbo di come anche lui si era
sentito felicissimo nel vedere questi ragazzoni che ai ragazzi come lui offrivano
le sigarette...è ovvio che in me suscitavano immagini di allegria, di serenità
e di pace.
Ma non sapevo nulla di storia, di alleanze, di fascismo, di nazismo,
di partigiani, di comunismo...per questo dico che ho vissuto una giovinezza felice
e serena nella mia beata ignoranza.
Sapevo pochissimo della 1^ Guerra Mondiale,
praticamente nulla della 2^, in quanto a scuola non si arrivava mai a studiarla
per mancanza di tempo.
I professori ci raccomandavano di farlo durante le vacanze
estive...seeeeeeeeee...chi l'ha mai fatto...io no di certo!!!!!
Eppure sono
cresciuta nel mito dell'America.
Un mito creato da me stessa. Ho sempre visto
in essa una specie di "mamma" pronta ad aiutarmi, a proteggermi...
Saranno
stati i film, la televisione, i giornali...non lo so...
Si può dire
che solo da adulta, da molto adulta, ho compreso fino in fondo il perchè
di questo mio amore.
Le parole che ho sentito rivolgere ieri dal nostro Presidente
del Consiglio a Bush...beh...potete non credermi...ma quel discorso sembrava scritto
da me, visto che sono le stesse parole che da anni dico a tutti coloro che cercano
di parlarmi male dell'America.
Parole di riconoscenza, di gratitudine, di amore
verso un popolo che ha mandato i suoi figli a morire in una terra lontana per
permettere anche a me, che non ero ancora nata, di essere oggi
LIBERA
di
dire quello che penso
LIBERA
di fare quello che voglio
LIBERA
di
andare dove voglio
LIBERA
di essere quello che sono
LIBERA
di
poter gridare al mondo intero
IO SONO UNA DONNA LIBERA
NATA IN UN PAESE
LIBERO
CHE MI HA PERMESSO DI STUDIARE
DI LAVORARE
DI FORMARMI UNA FAMIGLIA
DI
CRESCERE MIO FIGLIO NELLA MASSIMA LIBERTA'
e si può non essere
eternamente riconoscenti e grati..
...a
te John ...a te Sam...a
te Tom...?
Grazie
ragazzi che riposate il sonno eterno sotto i nostri cieli...
grazie per aver
donato la vostra vita per la nostra libertà.
Siamo in tanti che la pensiamo
così...non dubitatelo mai...
siamo in tanti...molti di più di
quanto non vi si voglia far credere...
Grazie
America
ti ringrazio dal più profondo del mio cuore
Lodovisca
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