28
Luglio 1924
nasceva colui
che sarebbe stato l'uomo più importante della mia vita...
Cosimo
Sarti
era il suo nome
Mimmo
per gli amici e per tutti coloro che ebbero la fortuna di conoscerlo...
e
solo per me
Babbo
solo per me...
Se il Signore non avesse deciso diversamente...oggi
mio padre avrebbe compiuto 80 anni
Non posso sapere come sarebbe stato
ma
non credo molto diverso da come era sempre stato
Alto, longilineo, scattante,
bello, intelligente, buono, scherzoso, giustamente severo
ma soprattutto sempre
imparziale sia con se stesso che con gli altri...ed anche con me...
Babbo
quanto
ti ho amato...quanto...
e quanto ti amo ancora
quanto bisogno ho ancora
di te...forse ancora più di una volta...
Buon
Compleanno
uomo meraviglioso che un destino benevolo mi ha
voluto donare
Visca
P.S.
Ho fatto il replay ad una mia vecchia mail
dove
parlavo, tra l'altro, di lui.
Sono un po' triste oggi...non avevo voglia di
scrivere...
nè di farvi partecipi di questa mia particolare ricorrenza...
ma
nel fare un po' di pulizia nel pc mi è capitato di rileggere la mail che
segue...
e così...
Perdonatemi
Un bacio
Lodovisca
Alcuni miei preziosissimi ricordi...
Buongiorno
Sognatori
Scusatemi
per queste divagazioni mattutine che potrebbero dare adito a delle considerazioni
poco felici sulla mia persona, ma per chi mi conosce veramente sa che esse sono
la pura e semplice verità.
Mi riprometto di inviarvi uno scritto su
mio padre e vi sprono a fare altrettanto.
Esso è il frutto di un periodo
felice di un'altra Mailing List...la Locanda dei Sogni, di cui tante altre volte
vi ho accennato.
Qualcuno iniziò a parlare della propria famiglia e
da qui ciascun Locandiere continuò parlando della persona che più
stimava e che più aveva contribuito alla sua formazione come individuo.
Stamattina
mentre facevo colazione ho letto su Panorama la lettera che vi riporto...
...sono
nate così queste mie piccole considerazioni...
Un bacio
Lodovisca
Leggo e riporto da Panorama del 26 febbraio 2004
Educazione
civica
Vedendo tutta la delinquenza che c'è in giro, la mancanza
totale di rispetto per il prossimo e addirittura l'assenza di educazione civica,
secondo me si dovrebbe puntare, nelle scuole materne e negli asili, ma anche alle
elementari e alle scuole medie, a insegnare l'educazione. Ai miei tempi, nei licei,
i professori di storia e filosofia dovevano insegnare educazione civica. Sono
convinto che solo se investiremo nei giovanissimi di oggi avremo qualche speranza
per il futuro.
Alessandro F. Marcucci Pinoli di Valfesina, Pesaro
Risposta
di Sergio Romano
Credo che lei abbia ragione. Prima ancora dell'educazione
civica occorrerebbe insegnare quella dei comportamenti quotidiani: dare il passo
alle persone anziane dinanzi ad una porta, alzarsi quando arriva un visitatore,
non parlare e mangiare allo stesso tempo, non gridare in un luogo chiuso, non
sporcare, non gettare carta sul marciapiede. Ma che cosa succederà quando
i bambini torneranno a casa e scopriranno che i loro genitori, in molti casi,
fanno le cose sbagliate? Diventeranno i loro insegnanti?
Divagazioni mattutine personalissime
Ogni
essere umano è un universo a sè.
Ma per quanto questa sia una
verità assoluta, ognuno di noi è il frutto dell'albero che ci ha
generato.
Avete mai visto un melo dare delle succulenti pere o delle allegre
ciliegie?
Ci potranno essere delle mele più o meno buone, chi con il
verme e chi completamente sane, ma da un melo avremo sempre e solo una mela.
Chissà
perchè siamo tutti convinti che siano i grandi gesti quelli che ci possono
qualificare (o squalificare) agli occhi degli altri, mentre sono i piccoli gesti,
quelli quotidiani, i gesti che contano veramente.
Di grandi gesti, se si è
fortunati, se ne possono compiere uno o due nel corso di una vita, mentre i piccoli
gesti sono quelli che formano la nostra vera vita.
Volenti o nolenti sono questi
gli esempi che inconsciamente diamo ai nostri figli e quelli che abbiamo ricevuto,
a nostra volta.
Il mio primissimo Direttore, Enzo Landi, padre di 4 figli
maschi, quando avevo solo 21 anni mi disse una cosa che segnò positivamente
tutta la mia vita...
"Lei, signorina, ha avuto la raccomandazione migliore
che ognuno di noi possa mai sperare di avere: quella di suo padre.
Se un padre
non conosce la propria figlia, chi altri può conoscerla?"
Gli risposi:
"Ma
ogni genitore parla bene dei propri figli..."
E lui:
"Ma io conosco
suo padre...suo padre in persona è il miglior biglietto da visita che lei
possa mai presentare."
Quelle parole rimasero impresse in me come un marchio di fuoco.
Per quasi
tutta la mia vita lavorativa io sono stata la "figlia di Sarti" e, credetemi,
non avrei mai potuto aspirare ad onore più bello.
Ogni volta che mi
sentivo appellare così, il mio orgoglio cresceva a dismisura, perchè
sapevo che era detto con amore ed anche con un pizzico di sana invidia...
Essere
la "figlia di Sarti" non è stato un merito mio...quello l'ho
ricevuto dal cielo...
Se ho qualche merito personale è stato quello
di saper riconoscere la fortuna che avevo ricevuto e che ho cercato di mettere
a frutto, anche se il più delle volte non ne sono stata all'altezza...
Chiedo
nuovamente scusa...ma l'amore che nutro per lui è talmente forte...che
non mi vergogno di esternarlo ogni volta che mi è possibile...
Un'ultima
cosa...quello che di buono c'è in me mi viene da lui (e da mia madre)...
il
resto è solo opera mia...di cui loro non hanno nessuna colpa...
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