Ieri mattina son dovuta andare in centro per portare al commercialista tutti i documenti per la denuncia dei redditi.
Da che sono tornata da Roma non ci ero ancora andata.
E' stato fatale fare un confronto.
Ovviamente Roma è Roma, ma quanto più "colore" e gioia di vivere ho visto nella città che mi ospita.
Il bolognese sa vivere la vita e non si priva di uno dei suoi piaceri maggiori: il mangiare.
Bologna è piena di negozi alimentari, è piena ovunque, soprattutto in centro, cosa che a Roma non ho visto.
Non sono riuscita ad incrociare un panificio, una salumeria, una rosticceria, non parliamo poi di un negozio di frutta e verdura.
Trattorie, dove si mangia malissimo e ti spennano, fin che vuoi, ma negozi dove poter comprare una scamorza affumicata da portarti a casa...nisba.
Qui da noi non è così :-))))))))))
I bar si susseguono ai bar e tutti offrono merce freschissima, i tortellini ti guardano invitanti da tantissime vetrine ed il profumo dei salumi lo senti anche stando al di fuori del negozio.
Pizzette, focacce, crescentine, piadine, torte salate e non...hai solo l'imbarazzo della scelta.
Stavo facendo queste considerazioni quando, mi trovavo in via D'Azeglio, sento provenire dalla Piazza (Piazza Maggiore per l'esattezza, ma i bolognesi da quei provincialoni che sono la chiamano solo Piazza) la musica di una banda.
Ho accelerato il passo (la banda è sempre la banda) ed entrata nella Piazza ho visto che era affollata, anche se non affollatissima. Al centro di essa una banda militare che suonava. Sono salita sui gradini di San Petronio per poter vedere un po' meglio.
Era una specie di parata militare. La mia attenzione è stata attratta subito dai marinai, presenti numerosi.
Che bello...mi piaceva quello spettacolo che all'improvviso si è parato davanti ai miei occhi.
Ad un tratto i militari si sono fermati agli ordini del loro ufficiale, hanno puntato i fucili in aria ed hanno sparato.
Bum...un tuffo al cuore.
E che ve possino...potevate anche avvisare...mi sono presa una paura...eh eh eh
La gente presente applaudiva e l'ho fatto anche io.

Che bello, ma chi sono? -ho detto a voce alta, senza rivolgermi a nessuno in modo particolare.
Sono i polacchi -mi ha risposto gentilmente un signore a me vicino, in maniera molto esauriente...eh eh eh

I polacchi? Carini. Ma il tutto in quale manifestazione si colloca?
Il giorno della liberazione...

Ah...il 25 Aprile...
No, il 21, oggi.

Ma oggi non è il Natale di Roma? 21 Aprile...
Macchè Roma, oggi si festeggia la liberazione di Bologna, si vede che lei è troppo giovane per saperlo.

Mentalmente l'ho ringraziato per "il troppo giovane" (a caval donato non si guarda in bocca) e mi sono ricostruita con un po' di fantasia quanto probabilmente accaduto il 21 aprile 1945 qui a Bologna.
La città fu liberata dai nazifascisti e le prime ad entrare in città furono proprio le truppe polacche.
Sigh!!!
Sono 40 anni che vivo a Bologna: mai saputo.
Ad un tratto la banda si è messa a suonare la Marcia di Radetzky ed i presenti tutti ad accompagnarla con il battito delle mani, come abbiamo visto fare nei concerti di Capodanno.
Che peccato, ho pensato, non aver preso con me la macchina fotografica. Ora potrei farvi maggiormente partecipi di ciò che ho visto.
Poi lo spettacolo è finito e sempre marciando i militari hanno abbandonato la Piazza, dirigendosi verso il Pavaglione.
Li ho seguiti, ma solo perchè dovevo andare al mercatino di via Orefici.
Altro bagno in mezzo alle cibarie...uhm...che fame...
Sono entrata in un bar ed ho mangiato una salata farcita con formaggio e prosciutto ed il solito cappuccino.
Quando la cassiera mi ha chiesto 2,60 Euro, stavo per dire...
Solo?
Poi mi sono trattenuta, pensando che stavo pagando ben £. 5.000...ma tant'è...dopo i prezzi di Roma il tutto ora mi sembra regalato...eh eh eh
Leyla

Piazza Maggiore
La Basilica di San Petronio era nata per essere ancora più grande di San Pietro.
Quella che si vede doveva essere solo un'ala, ma, secondo la leggenda, nel 1514 l'allora Papa Pio VI bloccò la realizzazione di questo sogno megalomane e la chiesa rimase incompiuta anche nella facciata

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