Un incontro casuale
Sto
passeggiando solitaria, immersa nei miei pensieri, quando mi sento chiamare.
Mi
fermo, volto la testa, guardo la figura che mi ha distratta dal mio vagabondare.
Non
la conosco...ha un'aria simpatica, però...mi sta sorridendo...quasi quasi
mi avvicino...
E così devio dai miei passi e piano piano avanzo verso
di lei.
Giuntale davanti posso osservarla meglio.
Decisamente non l'ho mai
vista prima...uhm...mi piace il suo odore...e così inizio a sfiorarla.
Lei
continua a sorridermi, ma non mi tocca, anche se si siede sul bordo dell'aiuola
in modo che io possa starle più vicina.
Inizio la mia danza rituale
per convincerla ad accarezzarmi, ma niente...
Le giro intorno, le accarezzo
le gambe, mi sdraio davanti a lei...sento che sta per cedere...e così finalmente
mi sfiora delicatamente con una mano...
Come sei bella...e come sei cara...sei
morbida morbida -mi dice- Sei troppo fiduciosa però. Dovresti fare
più attenzione. Non devi avvicinarti a tutti. Lasciarti toccare poi...è
meglio di no. Promettimi che starai più attenta...c'è tanta gente
cattiva...se tu sapessi...Ora devo andare. Ciao bella, buona passeggiata...
Si
alza e la vedo allontanarsi. Peccato. Ad un tratto si volta, mi fa ciao con la
mano, allora la saluto anche io...
Miaooooooooo
...l'altro punto
di vista
Sono in attesa con Sandro in
un ufficio pubblico.
La fila è lunga e così esco nel giardinetto
antistante a fumare una sigaretta.
Mi avvio in un vialetto laterale, quando
la vedo ad una decina di metri da me.
E' tutta nera con qualche macchia bianca,
soprattutto nel grazioso musetto.
Lei non mi vede perchè sta percorrendo
un vialetto trasversale a quello dove mi trovo io.
La chiamo emettendo con
le labbra il caratteristico verso.
Si blocca immediatamente, una zampina a
mezz'aria, volta la testa e mi guarda.
Ripeto il richiamo e con mia grande
meraviglia inizia a venire verso di me.
Rimango immobile, man mano che si avvicina
le sorrido sempre più.
Giunta davanti ai miei piedi, mi annusa, da prima
timidamente poi sempre più convinta.
E' bella, ben nutrita, pelo lucido,
ma non la tocco per paura che si spaventi e scappi via.
Per farle capire che
gradisco la sua vicinanza mi siedo sul bordo dell'aiuola.
Lei salta subito
su, continuando a strusciarsi voluttuosamente a me.
Mi gira intorno, mi dà
piccoli colpetti con la testa sia nella schiena che nei fianchi.
Non voglio
accarezzarla per non impaurirla ed anche perchè temo che possa essere un
po' sporca, ma quando mi sento battere con la zampina sul braccio sinistro non
resisto più e così leggermente la sfioro...sembra impazzita dalla
gioia...si sdraia a pancia all'aria, segno di massima fiducia.
La gratto delicatamente
sulla testolina ed inizio a parlarle.
Come sei bella...e come sei cara...sei
morbida morbida -le dico- Sei troppo fiduciosa però. Dovresti fare
più attenzione. Non devi avvicinarti a tutti. Lasciarti toccare poi...è
meglio di no. Promettimi che starai più attenta...c'è tanta gente
cattiva...se tu sapessi...Ora devo andare. Ciao bella, buona passeggiata...
Si
sta facendo tardi, meglio che torni dentro, magari tocca a noi, mi alzo e ritorno
a malincuore sui miei passi, non senza voltarmi per darle un ultimo saluto.
E'
sempre lì, ferma immobile, quasi in attesa che io torni da lei.
Le faccio
ciao con la mano, ed è qui che mi gratifica con un bellissimo miaooooo
che può voler dire tante cose, ma a me piace pensare che mi abbia risposto...
Ciaoooooo
Leyla
Il diario di Lodovisca Poesia, favole e meditazioni Collage Home page