Il lungo viaggio da Monteverde a Montecarlo
Mi ha impressionato vedere Fini col viso pallido e provato e due orecchie
rosse.
Di un rosso fuoco, come se lo avessero appeso per le orecchie.
O come
se la vergogna si fosse rifugiata nelle orecchie.
Fini sta tentando di
riaccreditarsi a destra.
Io non gli ho mai rinfacciato di aver tradito Berlusconi,
ma di aver distrutto proprio la destra, di aver tradito i suoi elettori
e reso ingovernabile l'Italia.
E di aver consegnato il governo nelle mani
della Lega, che non seppe controbilanciare.
Fini è stato un magnifico
sabotatore di tutti i partiti che ha guidato.
Liquidò il Msi (che
oggi riaffiora in Rivolta Ideale), cancellò la destra nazionale,
abortì l'Elefantino, chiuse An e ora sfascia il neonato Fli: prima
sbanda a sinistra, poi sgomma al centro, ora testacoda a destra.
La trovata
più geniale per cancellare la fiamma fu l'invenzione della coccinella
come simbolo del partito; nello spot l'insetto con i suoi escrementi tracciava
la sigla An.
Un partito nato dalla diarrea di un insetto non è destinato
a grandi cose.
Straordinario anche il suo fiuto sugli uomini.
C'era un giudizio
unanime in giro: Bocchino non si sopporta.
Ma che si crede d'essere, ma
da dove è uscito, ma a che titolo minaccia.
Il più detestato.
E lui ha scelto proprio Bocchino alla guida del suo partitino, sacrificando
pure i suoi fedeli giapponesi che si erano dimessi per lui dal governo.
Di strateghi come lui ne nasce uno al secolo.
Si è fatto prendere
dal livore: verso Berlusconi in primis, poi verso i colonnelli, verso i
giornali di destra, verso i suoi stessi votanti.
Si era convinto che potesse
fare a meno di tutti, alla fine pure dei marescialli che lo hanno
seguito nella missione suicida.
E ora li considera allucinati o venduti.
Non dirò la stessa cosa di chi lo segue ancora: tra loro c'è pure
gente rispettabile e in buona fede.
Ora tenta di ricominciare da capo.
Ma€gari andrà a rivedersi Berretti verdi con John Wayne, come
fece a sedici anni, e poi si iscriverà al Fronte della gioventù,
sezione pensionati.
Ma sarà credibile quando lascerà Montecitorio
e Montecarlo
e tornerà a Monteverde, da cui partì ragazzo.
Fini che sorgi
libero e giocondo.
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