Son contento che Berlusconi si sia dimesso.
Son contento per lui, innanzitutto, che esce da questo circo infame di cui è stato impresario, vittima e ostaggio.
Son contento per Fini che ora, se ha la buona memoria tipica dei vendicativi, dovrebbe dimettersi a ruota, come promise.
Son contento per Bossi perché era diventato imbarazzante al governo per le posizioni assunte e i modi d'espressione.
Son contento per Tremonti che ha due monti in più del premier designato e potrà goderseli da casa lassù, senza cercare alloggi sconvenienti a Roma.
Son contento per Letta perché avrà il ricongiungimento familiare in un governo con i Letta a castello.
Son contento per i traditori e i mercenari, le squinzie e le servette della politica che finalmente non avranno più l'Oggetto per esercitare la loro bassa gratitudine e la loro infame ingratitudine.
Son contento per chi ha campato sul berlusconismo e sull'antiberlusconismo, perché ora «si parrà» il loro valore, al di là di B.
Son contento per chi guiderà il Paese e dovrà dimostrare che i guai venivano da lui e ora invece stiamo bene.
Son contento per i giudici che potranno occuparsi della giustizia trascurata per tallonare il premier.
Son contento per Napolitano che non potrà più passare per Moderato in confronto con lo Smoderato Premier.
Son contento per me che non sopportavo più questo clima pessimo che semplifica tutto nel pro o contro B., con l'alternativa assurda tra servo o traditore.
Son contento per l'Italia che ora è nuda e cruda, senza più alibi né paraventi.
Meno male che Silvio c'era.
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