Mentre il signor Franco Tedesco, titolare dell'outlet denominato Europa, conta e riconta gli euro alla cassa, sta sorgendo proprio lì, davanti al suo ipermercato, una gigantesca costruzione: gli Stati Uniti dell'Islam.
E già, i bottegai europei giocano drammaticamente al bund bund, sprizzano spread e bitipì, ma il Nordafrica intero fino all'Asia minore sta votandosi all'Islam.
Ora anche i Paesi più laici: Marocco, Tunisia, Turchia persino (il partito islamico è leader), e con ogni probabilità l'Egitto. Prevedo un destino non dissimile per la Libia. Anche l'Iraq era un Paese laico con Saddam e invece ora si va islamizzando. Per Lenin la rivoluzione sovietica era socialismo+elettricità. Le rivoluzioni nordafricane dell'anno scorso furono islam+internet. Oltre la buccia della modernizzazione e la richiesta di democrazia, c'era un collante interno: l'islam.
Che ora può diventare il mastice di una grande fratellanza islamica a ridosso dell'Europa e del Mediterraneo. Potremmo consolarci dicendo che anche da noi, dopo il Duce venne la Dicì, ovvero quando crolla il Dittatore si ricomincia da un'ispirazione popolare comune, nel caso nostro cristiana, nel caso loro islamica. Ma la fratellanza musulmana desta apprensione. Era già un campanello d'allarme che in Tunisia trionfava la democrazia e i tunisini scappavano in Europa. Ma ora che l'islam-zone cresce, l'Europa è curva a contarsi gli Euro,guidata dai ragionieri e dalla coppia Baguette-Kartoffeln ovvero Pane&Patate (ditta Sarko-Merkel)...
Miseria e cecità di una gloriosa civiltà.
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