LE COPPIE CELEBRI:
FRED ASTAIRE & GINGER ROGERS
 

Fred AstaireGinger Rogers

 

 

Una coppia perfetta sullo schermo, bravissimi ballerini affiatati e di successo, nei film si cercano e si amano. Non nella vita reale, perché pare che proprio non si sopportassero! Comunque meritavano di essere ricordati come i divi più in voga negli anni ’30 e oltre, che, almeno nei film, facevano sognare gli innamorati!

 
  

 

Fred Astaire

 

Nome: Frederic Austerlitz Jr.
Data e luogo di nascita: 10 Maggio 1899, Omaha, Nebraska, USA
Data e luogo di nascita: 22 Giuigno 1987, Los Angeles, California, USA Quando si parla di Fred Astaire ci si riferisce ad una delle pietre miliari della storia del cinema hollywoodiano. Il suo nome è sinonimo di classe, raffinatezza e di sottile umorismo. Qualità queste che a saputo fondere in quella che era la sua più grande passione: la danza. Chi non lo ricorda in frac e cilindro a volteggiare come una libellula insieme ad un altrettanto sinuosa ed elegante Ginger Rogers?! Frederic Austerlitz, questo è il suo vero nome, nasce a Omaha, nel Nebraska, nel 1899. Figlio di un facoltoso immigrato austriaco, il giovane Fred dimostra sin dall’infanzia una grande passione per la danza, così ottiene di frequentare due rinomate scuole di ballo, quali l’Alvienne School of Dance e la Ned Wayburn School of Dancing. Fred condivide questa sua passione con la sorella Adele, con la quale, molto presto, inizia a danzare nei cabaret e nei teatri di vaudeville. La popolarità è immediata. I due fratelli Astaire ricevono anche l’opportunità di apparire sullo schermo. È il 1915, è il film si intitola Fanchon the Cricket, con Mary Pickford. Tra il 1916 e il '17 i due, ormai affermati nel vaudeville tra danza e comiche, fanno una grande svolta: vengono chiamati a Broadway in una commedia musicale con grossi nomi in cartellone, intitolata Over the Top. È un trionfo. Fred dimostra di avere la danza nel sangue, ha un orecchio per la musica fuori dal comune, ed esegue con estrema spontaneità e splendida eleganza, passi e movenze tanto belli quanto complicati. È magro, slanciato, dal viso lungo con le orecchie evidenti, è agile e ha grande stile. Negli anni Venti la coppia di ballerini colleziona una lunga serie di successi, ma nel 1931 Adele si sposa e si ritira dal mondo dello spettacolo. Fred soffre tremendamente per la fine di questa fortunatissima collaborazione artistica, e per un po’ di tempo rimane inattivo. L’occasione per far conoscere la sua immensa bravura all’intera America, arriva quando Fred Astaire viene chiamato a Hollywood, dove interpreta se stesso nel film Dancing Lady (La danza di Venere, 1933) di Robert Z. Leonard, con Joan Crawford e Clark Gable. Lo stesso anno, il grande ballerino è con Dolores Del Rio nel film Flying Down to Rio (Carioca, 1933) di Thornton Freeland. In questo film ha l’occasione di esibirsi in un numero di ballo accanto a una giovanissima e fantastica ballerina, di nome Ginger Rogers. Fra i due comincia una fortunatissima collaborazione artistica destinata a durare a lungo. La coppia Rogers-Astaire è interprete di numerose commedie negli anni Trenta, che oltre a vederli nei panni di raffinati e spassosi attori brillanti, li vede nelle vesti di eleganti e sofisticati ballerini. I due infatti - in film come Top Hat (Cappello a cilindro, 1935) di Mark Rex Sandrich, Swing Time (Follie d'inverno, 1936) di George Stevens, e Follow the Fleet (Seguendo la flotta, 1936) di Mark Rex Sandrich - si esibiscono in eleganti ed impegnativi numeri di ballo, conditi dalla grazia e dalla sensualità della Rogers, e dalla classe e dal ritmo di Fred Astaire. Nel 1939 le loro strade si dividono, anche se i due si rincontreranno ancora una volta, dieci anni dopo, nel film The Barkleys of Broadway (I Barkleys di Broadway) di Charles Walters. Oltre che insieme a Ginger Rogers, Astaire si esibirà in bellissimi numeri di danza - anche se neanche lontanamente paragonabili a quelli con Mrs. Rogers - con altre partner, alcune mirabili come Cyd Charisse o Eleanor Powell, ma anche una splendida Rita Hayworth e, purtroppo una sola volta, Judy Garland. Uno dei migliori film interpretati da Fred Astaire è certamente The Band Wagon (Spettacolo di varietà, 1953), di Vincente Minnelli, con il numero "Dancing in the Dark", ballato con una straordinaria Cyd Charisse. Ma il celebre ballerino americano è anche il coreografo e l’eccellente interprete di film come Daddy Long Legs (Papà gambalunga, 1955) di Jean Negulesco e Funny Face (Cenerentola a Parigi, 1957) di Stanley Donen. Infinite poi le sue apparizioni televisive, che comprendono i memorabili An Evening with Fred Astaire e il pluripremiato Astaire Time, andati in onda rispettivamente nel 1958 e nel ’60. Ha fondato e diretto per un certo numero di anni una catena di scuole di ballo (balli di sala) in tutti gli Stati Uniti e ha registrato, fra il 1923 e il 1971, centinaia di dischi e quasi tutte le più belle canzoni dei grandi compositori americani. Purtroppo Fred Astaire non ha mai vinto un Oscar con uno dei suoi grandi musical, ma soltanto un premio speciale dell’Academy Award nel 1949 e un’inspiegabile nomination come migliore attore non protagonista per il film di John Guillermin, The Towering Inferno (L’inferno di cristallo, 1974). Nel 1980, l’anziano attore si è sposato per la terza volta, con Robyn Smith. La stella di Fred Astaire si spegne improvvisamente il 22 giugno 1987, per le complicazioni impreviste d'una polmonite, al Century City Hospital di Los Angeles. Aveva compiuto da poco ottantotto anni. Fred Astaire è stato il più grande ballerino mai esistito, pieno di estro e dotato di grande classe. Ma non scordiamoci che è stato anche un eccellente attore, e ha offerto prove di grande livello. La sua grande professionalità, la sua serietà, il suo inestimabile talento e la sua semplicità e generosità di uomo, ce lo fanno sentire ancora vivo attorno a noi. Sembra infatti di sentire ancora lo scricchiolio di quelle sue lucidissime e "indemoniate" scarpe da tip tap...

 


 

Ginger Rogers

 

Nome: Virginia Katherine McMath
Data e luogo di nascita: 16 Luglio 1911, Independence, Missouri, USA
Data e luogo di morte: 25 Aprile 1995, Rancho Mirage, California, USA
Non si può dire Ginger Rogers senza che la mente ci riporti subito ad un altro grande artista del secolo scorso, Fred Astaire. Negli anni Trenta i due hanno formato un’affiatatissima coppia sugli schermi, in decine di commedie nelle quali batibeccavano con sagacia e ballavano con grazia divina. Ma Ginger Rogers ha intrapreso anche una brillantissima strada personale, che l’ha vista interprete di film impegnati e non, ma sempre all’altezza del suo inestimabile talento. Come dimenticare di lei la bellezza solare ed innocente, l’innata eleganza e la sofisticatezza che dimostrava sia nella recitazione che nella danza... Nata da una famiglia benestante, debutta sul palcoscenico a sei anni, e dimostra sin da subito uno spiccato talento per la danza. Studia poi con passione canto e recitazione, affinando le doti di ballerina. Nel 1927 arriva a vincere il campionato di charleston del Texas battendo 125 concorrenti. Tempo dopo viene notata da Eddy Foy jr., che la scrittura per una tournée e approda così a Broadway. Ma il suo enorme talento e la sua incantevole bellezza, non potevano non destare l’interesse del cinema, che la fa esordire nel 1930 in Young Man of Manhattan (Gioventù di Manhattan) di Monta Bell. Ma la giovane attrice dovrà attendere il 1933 per la prima affermazione personale, nel film 42nd Street (Quarantaduesima strada, 1933) di Lloyd Bacon. Poco dopo interpreta un film musicale intitolato Flying Down to Rio (Carioca, 1933) di Thornton Freeland, la prima pellicola a vederla al fianco di Fred Astaire, eccellente ballerino ed attore, anche lui da poco nel mondo del cinema. I produttori della RKO, la casa produttrice del film, notano una certa sintonia tra loro, e così decidono di fargli far coppia. Il team Astaire-Rogers girerà così una decina di film che frutteranno alla RKO la somma, allora favolosa, di diciotto milioni di dollari. Sono deliziosi dal punto di vista recitativo, briosi e raffinati quanto basta per dar vita ad esilaranti siparietti. Ed è stupefacente poi vederli ballare insieme: il loro garbo, la loro raffinatezza e il loro virtuosismo nei passi e nelle movenze, hanno deliziato gli spettatori di tutto il mondo dando vita a brani da antologia che sono tuttora godibilissimi. Fra le commedie interpretate insieme ricordiamo Top Hat (Cappello a cilindro, 1935) di Mark Sandrich, Swing Time (Follie d'inverno, 1936) di George Stevens, Follow the Fleet (Seguendo la flotta, 1936) e Shall We Dance (Voglio danzare con te, 1937) entrambi di Mark Sandrich. Nel 1939 la Rogers si separa dal suo partner (si ritroveranno nuovamente in The Barkleys of Broadway, I Barkleys di Broadway, del 1949) per assurgere a ruoli ora drammatici ora teneri, che mettono in risalto l’intera gamma delle sue grandi capacità recitative. Tra le sue migliori interpretazioni ricordiamo quello della disillusa e sensibile ballerina in cerca di lavoro nella commedia amara Stage Door (Palcoscenico, 1937) di Gregory La Cava, della commessa che si ritrova madre di un bambino abbandonato nel brillante Bachelor Mother (Situazione imbarazzante, 1939) di Garson Kanin, della coraggiosa ed emancipata ragazza madre in Kitty Foyle: The Natural History of a Woman (Kitty Foyle - Ragazza innamorata, 1940) di Sam Wood, per cui riceve un più che meritato premio Oscar, della ragazza costretta a mascherarsi da bambina nell’ironico The Major and the Minor (Frutto proibito, 1942) di Billy Wilder, della ballerina disposta alla galera pur di avere popolarità in Roxie Hart (Condannatemi, se vi riesce!, 1942) di William A. Wellman, della psicolabile redattrice di un giornale nel drammatico Lady in the Dark (Le schiave della città, 1944) di Mitchell Leisen, della moglie dello scopritore del siero della giovinezza nell’esilarante Monkey Business (Il magnifico scherzo, 1952) di Howard Hawks, della matura attrice innamorata di un giovane commediografo nella commedia Forever Female (Eternamente femmina, 1953) di Irving Rapper, dell’amichetta di un boss in pericolo nel thriller Tight Spot (Quarto grado, 1955) di Phil Karlson, della vivace consorte di un attore in cura psicanalitica nel divertente Oh, Men! Oh, Women! (Le donne hanno sempre ragione, 1957) di Nunnally Johnson, e della madre della diva Jean Harlow nel biografico Harlow (Harlow, 1965) di Alex Segal. Verso la metà degli anni Sessanta Ginger Rogers abbandona il cinema per dedicarsi con successo al teatro (partecipa ad alcune rappresentazioni a Broadway e affronta una fortunata tournée in America, Canada e Europa). Si ritira definitivamente nel 1984, e nel 1991 pubblica una deliziosa autobiografia, intitolata Ginger, My Story (Ginger, la mia storia). Si spegne nel 1995, all’età di ottantatre anni. L’indimenticabile Ginger Rogers ha segnato profondamente la storia del cinema hollywoodiano, dimostrandosi artista dotata di notevole talento e versatilità. Nella vita è stata una donna decisa, intraprendente e ambiziosa, ma anche solare e molto generosa. Ha rappresentato la ragazza della porta accanto, sexy e vivace quanto volete, ma anche furba e perspicace, a cui non la si fa.


Ginger Rogers e Fred Astaire
 
THE  END
 
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Le coppie celebri