I Giorni dell'arcobaleno
Nicola Di Bari
Erano i giorni dell'arcobaleno,
finito l'inverno tornava il sereno
E tu con negli occhi la luna e le stelle
sentivi una mano sfiorare la tua pelle
E mentre impazzivi al profumo dei fiori,
la notte si accese di mille colori
Distesa sull'erba come una che sogna,
giacesti bambina, ti alzasti già donna
Tu adesso ti vedi grande di più
Sei diventata più forte e sicura e iniziata la avventura
Ormai sono bambine le amiche di prima
Che si ritrovano in gruppo a giocare
e sognano ancora su un raggio di luna
Vivi la vita di donna importante
perché a sedici anni ai già avuto un amante
ma un giorno saprai che ogni donna è matura
all'epoca giusta e con giusta misura
E in questa tua corsa incontro all'amore
ti lasci alle spalle il tempo migliore
Erano i giorni dell'arcobaleno,
finito l'inverno tornava il sereno
Parecchi dei miei personalissimi
Giorni dell'arcobaleno
li ho vissuti qui
La mia casa di Mantova
in via Cavriani 5
Quando sono stata a Mantova a maggio del 2004,
potevo tra gli altri ricordi che volevo rivivere
non ritornare in via Cavriani?
Il palazzo esternamente si presentava bene, si vedeva che era stato ristrutturato da poco,
ma nella sostanza era rimasto lo stesso.
A me però non bastava vederlo solo dal di fuori...
volevo entrare dentro, ma il portone era chiuso.
E secondo voi un portone chiuso poteva fermarmi?
Erano 50 anni che aspettavo...
e così ho suonato ad uno dei tanti campanelli.
Mentre aspettavo che qualcuno mi rispondesse
magicamente il portone si apre e ne esce un sacerdote...
Buongiorno...sa...da bambina ho abitato qui...ed avrei tanta voglia di rivedere il cortile,
le scale, le cantine e tutto il resto
Prego si accomodi...
Si fece da parte per far passare me e Sandro.
Dopo aver ringraziato, entriamo e rivedo il vestibolo con le varie porte del piano terra
ed in fondo la porta, chiusa, che dà nel cortile.
Vieni Sandro...sbrighiamoci...prima che qualcuno ci cacci via...
Spalanco la porta che dà sul cortile e...
meraviglia...
Avete presente una donna, carina, giovane senza un filo di trucco?
Pensate alla stessa donna dopo 50 anni.
E' ovvio che gli anni non possono essere passati invano...
e invece...miracolo...
ve la ritrovate davanti intatta nella sua gioventù
con l'aggiunta di un raffinato trucco che la rende splendida.
Ecco...è così...che mi è apparso quel cortile...
Guardate
Cosa era successo???
Nessuna ristrutturazione avrebbe potuto rendere quella piccola casa nel gioiellino che era diventato.
Ed ecco venirmi in soccorso una gentilissima signora, alla quale poco dopo se ne unì un'altra...
Una decina di anni prima era stato deciso dai proprietari dei vari appartamenti
che era giunta l'ora di dare una rinfrescatina a tutto lo stabile.
E nel fare ciò non fu scoperto nel vestibolo del piano terra
un affresco di non ricordo più quale secolo?
Immediatamente intervennero quelli dei Beni Culturali
che dichiararono il palazzo di interesse storico e quindi intoccabile.
Sulla facciata esterna fu messa anche una targa che si vede nella prima fotografia.
La ristrutturazione non si limitò ad una semplice tinteggiata, ma furono apportate delle modifiche alle parti comuni
tutto a spese dei Beni Culturali.
Queste gentilissime signore mi portarono anche in quelle che una volta erano le cantine
(dove tante volte avevo giocato a nascondino)
cantine che non esistevano più.
Era stato tutto piastrellato e c'era una sala grande che serviva per riunioni e feste.
Chiesi il permesso di poter andare su per le scale ed andare al pianerottolo del secondo piano
dove c'era quella che era stata la mia casa.
Anche internamente era tutto uguale, ma nello stesso tempo tutto più bello.
Piante ovunque, ma piante ben curate, non quelle solite tristi piante da pianerottolo.
Mi sentivo orgogliosa di tutto ciò
come se fosse merito mio.
:-)))))
E col cuore colmo di tanta felicità da sentirmelo scoppiare nel petto...
Vieni Sandro...qui a pochi passi...c'è la chiesa di San Leonardo...
Anche qui una persona gentilissima mi permise di entrare nel cortile/giardino
...e poi di corsa nella vicinissima Piazza Virgilio
Questa invece è Piazza delle Erbe
e qui siamo a Palazzo Te
Ringrazio internet, l'Isola e gli amici virtuali
che mi danno la possibilità di "immortalare" questi miei ricordi,
perchè riviverli con la memoria è un conto...
ma leggerli è molto più bello.
Un bacio
Leyla
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