...e
poi ditemi se non ho ragione...che forse il cavolo se lo chiamassimo rosa smetterebbe
di puzzare???
Non so cosa succede negli altri Paesi, ma io trovo alquanto ridicolo
che in Italia si pretenda di cambiare delle realtà (a volte davvero tristi),
cambiando loro il nome.
E così via via
il cieco è diventato
non vedente
lo spazzino...l'operatore ecologico
la domestica...la collaboratrice
domestica
ed ora siamo arrivati al sordomuto (termine più che chiaro)
che è diventato sordo preverbale (che cavolo vuol dire quel "preverbale"
mi chiedo io???)
La nostra lingua è una lingua preziosa, perchè
ha un'infinità di termini per indicare specificatamente ogni cosa.
Un
esempio su tutti?
Ricordo un film con Fabio Testi dove lui era un insegnante
di Italiano in Inghilterra.
Sposato con una professoressa di Lettere, in questo
caso Inglese, le diceva:
Voi inglesi non potrete mai capire una lingua come
la nostra, dove usiamo due termini per indicare il sopra ed il sotto della mano:
esattamente il dorso ed il palmo. Dove diciamo la pianta del piede e dove le dita
a seconda se sono della mano sono femminili, mentre nei piedi diventano maschili
(i diti del piede).
Ebbene, nella nostra lingua esiste il termine "zoppo"
ed il verbo "zoppicare".
Solo che lo "zoppo" è diventato
"claudicante", mentre se abbiamo male ad una gamba continuiamo a dire:
Sto
zoppicando dal dolore...e non diremo mai...sto "claudicando" dal dolore
Così
come diciamo:
Il troppo amore ti rende cieco...e mai e poi mai...il troppo
amore ti rende non vedente..
Ve l'immaginate quando litighiamo con qualcuno
e quello non risponde, se anzichè dirgli:
Ehi mi rispondi o sei diventato
muto???
Gli dicessimo:
Sei forse diventato "preverbale????
Lo so
che sto facendo dell'ironia da quattro soldi e su argomenti troppo seri...ma leggere
che questa Grazia Sistini, sottosegretario al Welfare (ma "cusela" 'sto
Welfare??????...Ah, già...il Ministero del Lavoro che fa il paio con le
Risorse Umane, ex Ufficio del Personale...sigh!!!!), si dichiara soddisfatta dell'obiettivo
raggiunto, che tutela maggiormente tutti i cittadini, mi fa scappare la pazienza.
Già...che
bella soddisfazione...manco gli avesse ridato la parola e l'udito.
Ma siamo
seri...per favore...e chiamiamo le cose con il loro nome, che già chiamandole
giuste la maggior parte di noi non le capisce, figuriamoci se iniziamo ad alterarle.
Nonostante
la mia critica, voglio spendere una parola a favore di questi "cambiamenti".
Che
dipenda dal fatto che certe parole (cieco, zoppo, serva, spazzino, muto, sordo)
abbiano assunto al nostro orecchio un che di "sgraziato" proprio perchè
indicano menomazioni o lavori non molto soddisfacenti?
Come sempre la colpa
non è dei sostantivi, ma di quello che vogliono indicare.
Avete mai
fatto caso come i nomi delle persone sono ai nostri occhi belli o brutti a seconda
di chi li porta???
Lo stesso succede con certe parole.
Cieco non sarebbe
una brutta parola...ha quasi lo stesso suono di CIELO, solo che indica una delle
menomazioni più tremende alla quale un essere vivente possa andare incontro.
Ed
ecco che il nostro subconscio la tramuta in una parola brutta, da evitare.
Ma
dire "non vedente" cosa cambia???
A forza di usarla per indicare
chi non ha più la vista diventerà anch'essa una parola dal suono
sgradevole.
Credo che per aiutare i sordomuti, pardon...i sordi preverbali,
si potrebbero fare ben altre cose.
Quali non lo so.
Per questo ci dovrebbero
essere degli addetti ai lavori che anzichè sprecare il loro tempo (e denaro
dello Stato, cioè nostro) per modificare tutte le leggi e documenti contenenti
la parola "sordomuto"
farebbero meglio a starsene a casina loro.
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