In queste settimane ho assistito in silenzio, senza reagire mediaticamente, al brutale infangamento della mia persona, della mia dignità e della mia storia coniugale.
Certo è che la verità del rapporto tra me e mio marito non è neppure stata sfiorata, così come la ragione per cui ho dovuto ricorrere alla stampa per comunicare con lui.
Certo è che l'ho sempre amato e che ho impostato la mia vita in funzione del mio matrimonio e della mia famiglia.


A parlare, o meglio a scrivere così, è sempre la "signora" Veronica Lario.
E come al solito....io mi pongo una marea di domande.
Ma questa donna non sa fare altro che scrivere alla stampa?

Si rende conto oppure no che se non fosse la "signora" Berlusconi nessuno la degnerebbe della minima attenzione?
Si rende conto oppure no che certe faccende andrebbero trattate in famiglia e non nella pubblica piazza, da qui l'appellativo di "lavandaia"?
Si rende conto oppure no che il "brutale infangamento" della sua persona, da lei lamentato, se l'è andato a cercare?
Si rende conto oppure no che certe "porcherie", vere o false che siano, se lei non fosse stata la prima a renderle di pubblico dominio, altri non si sarebbero sognati di fare lo stesso con lei?

Oppure, cara la mia "signora", tu sei libera di "giudicare" chi vuoi, mentre altri non si devono permettere di "giudicare" te?
Non so se mi fai più pena o rabbia!!!!
Ma non hai vicino nessuno con cui poterti sfogare e che ti possa dare buoni consigli?
Se vuoi, ti lascio il numero del mio cellulare!!!!
Ah...una cosa...per chiederlo...scrivi al Carlino, perchè io leggo questo quotidiano.
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