Lo ammetto...non sono una sua fan...
e non per una questione politica...
spero
mi crediate.
Ricordo un giovane Benigni nell'ALTRA DOMENICA di Renzo Arbore
(1977).
Che dirvi?
Non mi piaceva neanche allora.
E' un tipo di comicità la
sua che non si sposa con i miei gusti.
Colpa mia, mi pare ovvio.
Anche il suo
celebratissimo film, vincitore del premio Oscar, a me non ha detto nulla.
Che
devo farci?
Mi sparo?
Credo che non sia il caso eh eh eh
E veniamo alla sua partecipazione
al Festival. Sorvolo sui 250.000 Euro, perchè se uno trova chi glieli
dà, fa bene a chiederli.
Magari li dessero a me, ma chissà perchè mai
nessuno me li ha proposti
:-))))))
1 Mi è piaciuta l'entrata a cavallo...un po' rischiosa se vogliamo.
Noooooo,
non ho temuto che Roberto potesse farsi male, ma ve l'immaginate se al cavallo
fosse scappato di fare din din o peggio ancora don don?
Quello sì che
avrebbe movimentato la serata eh eh eh
:-)))))))))))
2 Mi sono piaciute le sue battute sarcastiche, distribuite abbastanza equamente e non particolarmente cruente. Sinceramente ho riso...ma da quel momento in poi...il Roberto nazionale non è più riuscito a strapparmi un sorriso.
3 Ho giudicato troppo
lungo il suo monologo sull'Unità d'Italia, che ha toccato tutti gli eroi
del nostro Risorgimento.
Più che un inno all'Italia mi è sembrato
un ripasso di storia e siccome la nostra storia, dal Congresso di Vienna del
1815 in poi, me la ricordo ancora benissimo...
...mi sono annoiata mortalmente.
Sempre colpa mia, sia ben chiaro.
Sono io che non posseggo la capacità di
apprezzarlo.
4 Alla fine che mi resta da dire?
Ho ammirato la sua capacità di
tenere la scena per oltre un'ora parlando come ha fatto lui.
Il monologo lo aveva
imparato bene.
Da qui, però, ad inneggiare alla sua partecipazione ce
ne passa, almeno per me.
5 Sto sentendo da più parti che mi sarei dovuta
commuovere, che avrei dovuto provare emozioni...
Lo dico vergognandomi un pochino:
non ho provato nulla di tutto questo...
L'unico momento di tutta la serata di
ieri sera che mi ha donato un brivido è stato l'ingresso sul palcoscenico
di Toto Cutugno e del suo "L'Italiano", contorniato da una ventina di ragazzi,
chiaramente di altre razze, ma che con orgoglio e in perfetto italiano hanno
detto la città in cui sono nati: Roma, Milano, Verona, Palermo etc.
Ecco,
per me, quello è stato il momento più emozionante, ed anche più bello,
per celebrare l'Unità della nostra Italia.
Amen