Mio marito ed io siamo coetanei...
stesso anno...1945
stesso mese...settembre
quasi stesso giorno...io il 2, lui il 12
Abbiamo fatto gli stessi studi (ragioneria) e per giunta gli ultimi 4 anni li abbiamo fatti nella stessa classe.
Abbiamo molti gusti in comune...
fantascienza in primis
la passione per la storia dell'evoluzione del nostro pianeta
parecchie canzoni
amore per l'ordine
un innato rispetto per la legge
tifiamo per la stessa squadra
votiamo per lo stesso partito
e mi fermo...perchè la lista sarebbe troppo lunga.
Non si creda, però, che ciò sia frutto di un "contagio", perchè così non è.
Sono gusti personali che il caso ha voluto che coincidessero.
Nonostante ciò...se in casa nostra ci fosse un "grande fratello"...ci vedreste perennemente discutere.
E meno male che la pensiamo nella stessa maniera per tantissime cose...figuriamoci se così non fosse...
Ultimo esempio???
L'Obamaday!!!
Sandro ama l'America quanto se non più di me, eppure in questi giorni è un continuo brontolio (sia da parte sua che da parte mia).

"Giusto gli Americani possono fare certe carnevalate" -lui
"Ma perchè dici così? -io

"Ma te l'immagini se in Italia facessimo la stessa cosa per l'elezione del Presidente della Repubblica?" -lui
"Che ci sarebbe di male? Io ne sarei contenta. Gli Americani sì che sanno celebrare i loro eroi e per loro oggi Obama è un eroe -io

"Ma fatemi il piacere...tu e gli americani. 42.000 persone impegnate per la sicurezza, più di quelle che ci sono in Afghanistan... -lui
"Fanno bene, con tutti gli svitati che ci sono in giro...senza contare ben altro... -io

E così via dicendo...eh eh eh
Sia ben chiara una cosa: il colore della pelle del 44° Presidente U.S.A. non c'entra nulla, anzi...
Sia lui che io su questo ci troviamo d'accordo: era ora che l'America eleggesse un uomo di colore.
Forse il brontolio di Sandro dipende dalle aspettative che gli Americani ripongono in quest'uomo, e forse le ripongono proprio per il colore della sua pelle...
E questo è sbagliato.
Un uomo può essere un grande (o mediocre) Presidente qualsiasi colore della pelle abbia.
E' bene che questo venga recepito oltre che da loro anche da tutti gli altri popoli della terra.
Ed ora scusatemi...scappo...perchè c'è già il collegamento TV e non me lo voglio perdere.
:-))))))
Leyla

 

WASHINGTON - Il centro della capitale degli Stati Uniti e' da alcune ore una gigantesca area pedonale super protetta e a sei ore dal giuramento di Barack Obama come 44/o presidente, e' in corso un afflusso continuo di gente a piedi, in metropolitana e su autobus autorizzati. Le linee della metropolitana cittadina hanno cominciato a venir prese d'assalto alle 4 del mattino - le 10:00 in Italia - da decine di migliaia di persone, armate di biglietti speciali dell'Inauguration con il volto di Obama (gia' diventati oggetti da collezione).

Treni e stazioni, tutti presidiati dalle forze dell'ordine, alle 5 del mattino erano gia' al massimo della capacita' di traffico. Lungo le varie vie di accesso al Mall e a Pennsylvania Avenue, i due punti-chiave delle celebrazioni odierne, e' in marcia un popolo variopinto, dove spiccano giovani arrivati da ogni parte dell'America, ma anche un gran numero di afroamericani, spesso avanti negli anni, che sfidano una temperatura poco sotto lo zero. Dagli alberghi della prima periferia sono uscite, ore prima dell'alba, un gran numero di signore nere arrivate dagli stati del Sud, avvolte in elaborate ed eleganti mantelle e protette da passamontagna e cappelli rigorosamente con il logo di Obama. Le code ai posti di controllo della sicurezza per accedere ai luoghi delle cerimonie si sono fatte subito molto lunghe a Pennsylvania Avenue, nei pressi della Casa Bianca e nella zona intorno al Campidoglio, dove avviene il giuramento. Bancarelle con gadget presidenziali sono comparse dovunque nelle strade, mentre nei locali dove si distribuisce caffe' caldo sono molte le persone reduci da una notte in bianco, complice l'apertura prolungata dei locali cittadini.

NELLA NOTTE GIA' IN FILA PER VEDERE CERIMONIE
WASHINGTON - Ancora prima dell'alba decine di migliaia di persone hanno cominciato ad allinearsi a Washington davanti ai punti di controllo che danno accesso alle cerimonie per l'insediamento di Barack Obama. Le misure di sicurezza sono eccezionali, con soldati della Guardia Nazionale, in tuta mimetica, dislocati ovunque nella capitale intorno alla 'zona protetta': l'area di Capitol Hill (il parlamento) ed il percorso della sfilata lungo la Pennsylvania Avenue. Oltre un milione di persone sono previste a Washington per partecipare alle celebrazioni dell'Inauguration Day. La 'K' Street, ancor prima del sorgere del sole, era diventata un grande mercatino, con centinaia di bancarelle che gia' espongono souvenirs di Obama: dalle immancabili magliette ai cappelli di lana, utili oggi per assistere agli eventi ad una temperatura prevista leggermente sottozero. I ponti che dalla Virginia collegano il traffico alla capitale sono stati chiusi nella notte alle auto: chi vuole raggiungere Washington puo' farlo solo in autobus, in bicicletta o a piedi.

 
  

 

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