Per commentare il Festival di Sanremo in generale, non specificatamente quello
appena concluso, ho scelto come sottofondo musicale la canzone forse più rappresentativa
di detto Festival.
Quel "Blu dipinto dipinto di blu" conosciuta in tutto il
mondo come "Volare", anno 1958, ma avrei potuto scegliere, partendo dalle più vecchie
Casetta in Canadà
Piove
Quando vien la sera
24.000 baci
Come sinfonia
Quando quando quando
Non ho l'età
Una lacrima sul viso
E se domani
Io
che non vivo senza te
Il ragazzo della via Gluck
Nessuno mi può giudicare
L'immensità
Cuore matto
Zingara
La prima cosa bella
Il cuore è uno
zingaro
Che sarà
4/3/1943
Montagne verdi
Vado al massimo
Vacanze romane
L'italiano
Vattene amore (Trottolino amoroso)
L'ultima canzone da me citata è del
Festival del 1990...
Con un po' di fatica qualche altra canzone successiva l'avrei
potuta trovare...
Cosa hanno in comune le canzoni da me elencate e tante altre
che per brevità non ho citato?
Non ditemi l'orecchiabilità perchè non è così!
Hanno in comune la possibilità, per noi poveri mortali che cantanti non
siamo, di poterle cantare tranquillamente, sia sotto la doccia che attorno ad
un falò sulla spiaggia in una notte d'estate, al suono di una qualsiasi
chitarra.
E come mai dagli anni '90 in poi (o quasi) questa possibilità ci è negata?
Che forse i nostri autori di canzonette siano diventati tutti all'improvviso
poco "commestibili" per i nostri "stomaci" poco musicali?
Secondo me il problema
non è questo.
Il problema sono i cantanti, coloro che interpretano queste
canzoni, rendendole ostiche alle nostre orecchie.
Tra gorgheggi, vocalizzi, mangiate
di parole, che rendono incomprensibili i testi, ecco che se le cantano e se le
suonano solo loro o altri pochi addetti ai lavori.
Alzi la mano chi ricorda,
o meglio ancora chi sa cantare, qualcuna delle canzoni non dico del Festival
di quest'anno, ma di quello dello scorso anno e degli anni precedenti.
L'altra
sera, giovedì, assistendo alla serata dedicata alla canzone italiana famosa
nel mondo, ho sentito cantare, non ricordo da chi, e non ricordo neppure il titolo
(era una donna, che si è accompagnata al pianoforte), una canzone da me
conosciutissima e mi son detta:
"Ma quando mai l'avrei imparata se l'avessi sentita
cantare da questa qui?"
L'aveva
stravolta con la sua interpretazione, da renderla quasi irriconoscibile.
Mi chiedo,
come sempre, il perchè...possibile che non se ne rendano conto da soli?
Comunque...contenti loro...tanto quelli come me hanno un repertorio vastissimo
dal quale attingere per una bella cantata tra amici.