di
Magdi Cristiano Allam
Ribelliamoci all'Europa per evitare un'invasione
Basta ipocrisie! Bene fa Berlusconi ad ammonire che l'Italia potrebbe uscire dall'Unione Europea nel momento in cui veniamo abbandonati di fronte all'emergenza clandestini. Confermando che questa Europa è essenzialmente un colosso di materialità asservita ai poteri forti che s'incarnano nell'euro, ma del tutto priva di un'anima che la renda capace di accogliere le istanze reali e profonde dei cittadini. E lo invito ad estendere il medesimo monito alle Nazioni Unite che ci vogliono imporre di accogliere i cosiddetti profughi anche se ne arrivassero a milioni, incuranti delle deleterie conseguenze per la popolazione italiana e indipendentemente dal fatto che in ogni caso ci rendiamo complici di regimi autoritari e della criminalità organizzata che lucrano sulla vita di persone che vengono sfruttate e raggirate.
Basta ipocrisie! Che ce ne facciamo di un'Europa che vergognandosi
delle proprie radici giudaico-cristiane, svendendo i valori non negoziabili
e tradendo l'identità cristiana finisce per essere incapace ad assumere
una politica unitaria non solo di fronte all'emergenza dei clandestini, ma
più in generale in politica estera, della difesa e della sicurezza?
Prendiamo atto che questo deserto spirituale denuncia il falso dio dell'euro,
che avrebbe dovuto sollevarci dalle difficoltà finanziarie ed economiche,
mentre oggi ci ritroviamo ad essere più poveri, più disoccupati,
più indebitati, più incapaci a competere sul mercato globalizzato.
Se oltretutto l'Europa si traduce nella perdita della nostra sovranità imponendoci
di acquisire acriticamente l'80 per cento delle nostre leggi recependo delle
direttive dettate da una lobby scristianizzata, relativista, laicista, buonista
e islamicamente corretta, mettendo a repentaglio le nostre certezze in tema
di dignità della persona, sacralità della vita e centralità della
famiglia naturale, ebbene non è forse arrivato il momento di dire basta?
Basta ipocrisie! Ribelliamoci al falso mito del profugo onnipotente di fronte al quale il mondo intero dovrebbe inchinarsi automaticamente accogliendo tutte le sue richieste senza battere ciglio. Nel mondo sono attualmente in corso circa una quarantina di guerre principali e decine di conflitti minori che complessivamente coinvolgono centinaia di milioni di persone. Per le Nazioni Unite sarebbero tutti potenziali profughi e avrebbero tutti il diritto di essere accolti in qualsiasi parte del mondo. Basta che loro bussino e noi siamo costretti ad aprire loro la porta. Se qualcuno bussa alla porta di casa nostra, noi l'accogliamo come ospite solo se ce lo possiamo permettere e solo se rispetta le stesse regole che ci hanno consentito di realizzare un soddisfacente livello di benessere materiale e di civiltà spirituale. Ebbene l'Onu vorrebbe imporci che nella nostra casa comune, l'Italia o la nostra città di residenza, noi saremmo costretti ad accogliere immediatamente e senza fiatare tutti coloro che si presentano alla frontiera. Ebbene se consideriamo che solo nella sponda meridionale del Mediterraneo e nell'Africa sub-Sahariana ci sono decine di milioni di persone che potrebbero vantare lo status di profughi o che comunque aspirano a venire da noi per fuggire alla miseria e all'ingiustizia, come potremmo immaginare di poterli accogliere se siamo precipitati nel panico per l'arrivo improvviso di appena 23mila tunisini e africani?
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