LEI E LUI
(pensieri in assonanza)

Giovanni si sente attratto da Teresa.
Le propone di andare al cinema, lei accetta.
Si divertono.
Sere dopo lui la invita a cena e di nuovo stanno bene.
Nel giro di poco tempo nessuno vede più altri.

Una sera in auto rincasando Teresa senza pensarci dice: “Hai pensato che oggi sono 6 mesi che ci vediamo?”
Si fa silenzio in auto.
A Teresa quel silenzio sembra pieno di significati.
Pensa: ”Forse gli avrà dato fastidio che abbia detto questo, forse crede che io voglia forzarlo a prendersi un impegno che lui non desidera o del quale non è sicuro”.

Ma Giovanni sta pensando: “Ma guarda, sei mesi…”
E Teresa pensa: “Ma neanche io sono sicura di volere questo rapporto. A volte mi piacerebbe avere un po’ di libertà, per avere tempo di pensare a ciò che voglio veramente…Continueremo a vederci a questo livello di intimità? Sono pronta per questo impegno? Conosco davvero quest’uomo?”.
E Giovanni pensa: “ Quindi questo significa che era… vediamo… febbraio quando iniziammo, giusto dopo aver lascito l’auto dal meccanico, cioè… vediamo il contachilometri… merda, devo cambiare l’olio!”.
E Teresa pensa: “E’ sconvolto. Glielo leggo in faccia. O forse sto interpretando male.
Forse vorrebbe di più dal nostro rapporto, più intimità; forse lui ha sentito prima di me che ho delle riserve. Si è questo. Ha paura di essere rifiutato”.

E Giovanni pensa: “Devo dire loro di guardarmi di nuovo il carburatore. Questa macchina cammina come un camion dell’immondizia”.
E Teresa pensa: “E’ arrabbiato. Anch’io lo sarei. Dio, mi sento così colpevole, facendogli passare questo, ma non posso evitare di sentirmi come mi sento. E non mi sento sicura”.
E Giovanni pensa: “Mi diranno che ha solo 3 mesi di garanzia!”.
E Teresa pensa:”Forse sono troppo idealista, aspetto che arrivi il principe azzurro sul suo cavallo bianco quando ho al mio fianco una persona comune, buona, con la quale mi piace stare, che è importante per me e alla quale io importo. Una persona che soffre per le mie egocentriche fantasie da adolescente romantica”.
E Giovanni pensa: “Vogliono una garanzia? Gliela do io la garanzia…”.
“Giovanni!” dice Teresa a voce alta.
“Cosa?” dice Giovanni sorpreso.
“Per favore non ti torturare così” dice lei, con gli occhi velati di lacrime: “forse non avrei dovuto dirti… O Dio, mi sento così…” e si interrompe singhiozzando.
“Cosa c’è?” dice Giovanni.
“Sono così stupida “ singhiozza Teresa: “ voglio dire. Lo so che non esiste quel principe. Non esiste né cavaliere né cavallo…”
“Non c’è il cavallo?” dice Giovanni stupito.
“Pensi che sono stupida, vero?” dice Teresa.
“Ma no” dice Giovanni, contento finalmente di avere una risposta certa.
“E’ solo che… ho bisogno di un po’ di tempo” dice Teresa:
C’è una pausa di 15’’ durante la quale Giovanni pensando più velocemente che può, cerca una risposta. Finalmente gliene viene in mente una: “Certo ti capisco” dice.
Teresa emozionata, prende la sua mano: “Oh Giovanni, davvero pensi questo?”.
“Ah” dice Giovanni “si sicuramente…”.
Teresa si volta per guardarlo e fissa i suoi occhi, rendendolo alquanto nervoso per quello che lei gli potrà dire, soprattutto se ha a che vedere con un cavallo.
Alla fine lei gli dice: “Grazie Giovanni”.
Lui la accompagna a casa e lei va a letto.
Essendo un’anima che si tortura, piange fino all’alba.
Intanto Giovanni torna a casa, apre un sacchetto di patatine, accende la tv e si immerge nella replica di una partita di tennis tra 2 giocatori sconosciuti.
Una debole voce in un angolo recondito della sua mente gli dice che qualcosa di importante è successo nell’auto, ma è sicuro che non c’è modo di capirlo: meglio non pensarci.

Il giorno dopo Teresa chiamerà una delle sue amiche e parleranno della cosa per 6 ore di seguito. In forma dolorosamente dettagliata, analizzeranno tutto ciò che lei ha detto e tutto quello che lui ha detto, ritornando su ogni punto una o più volte, esamineranno ogni parola, considerando ogni possibile ramificazione.
Continueranno a discutere per settimane, senza arrivare a conclusioni ma senza mai annoiarsi.
Intanto Giovanni un giorno, guardando una partita di calcio con un amico, distrattamente dirà:

“Luca, sai se Teresa ha un cavallo?”…

(grazie a paul per questo sondaggio... del cervello)

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