Mônica
Saraiva
Fiquei tão
pequena que não caibo mais em lugar nenhum.
Grão num mundo
inteiro, apertado
Aquadradado
Cheio de ângulos,
onde não encaixam
As curvas do meu eterno
vai e vem...
Não caibo na noite
pequena,
Algoz do meu sono pesado.
Minha casa grande
É mundo demais
e espaço de menos
Pro meu desejo individual
Para a minha necessidade
livre que me escapa entrelinhas
Entreolhos
Entreditos...
As idéias se chocam,
esbarram
Na falta de lugar da
minha cabeça.
Não cabem tantas
vontades nas minhas gavetas
A palavra pequena não
abrange o significado maior
E cala.
E os sonhos de hoje,
feito carbono,
Preparam apenas a página
seguinte.
Fui compactada
Apertada, pressionada:
Entende daqui,
Cede dali,
Concede de lá
Adapta mais adiante.
Tão minúscula fiquei
Que o universo não me comporta
mais.
Mônica Saraiva
Diventai
così piccola che non appartengo più a
nessun luogo.
Grano in un mondo intero, stretto
Diventai quadrato
Repleto d'angoli, dove non
s'imboccano
Le curve del mio eterno va e
viene...
Non ci sto nella notte piccola,
Carnefice del mio sonno pesante.
La mia casa grande
È mundo
oltre misura e spazio di meno
Per il mio desiderio individuale
Per la mia
necessità libera che mi scappa
interlinee
Tra gli occhi
Interdetto...
Le idee s'imbattono, s'incontrano
Nella mancanza di spazio della mia
testa.
Non competono tante voglie nei miei
cassetti
La parola piccola non comprende il significato
maggiore
E tace.
Ed i sogni
d'oggi, come il
carbonio,
Preparano soltanto le pagine
seguenti.
Fui resa compatta
Stretta, premuta:
Capisce di qua,
Cede di là,
Concede di là
Adatta più avanti.
Così minuscola
diventai
Che l'universo non mi comporta più.
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