Che fine ha fatto la Carpa...
 
Beh tanta strada ed ancora tante avventure.
Seguendo i venti favorevoli,
si era assestato nei Mari di Lega.
Acque calme e serene turbate ogni tanto da forti onde.

 

Ed in quei casi lui cercava le vicine sponde
Ma rimaneva sempre un pesce curioso e la sua irrequietudine
lo portava sempre a cercare la sua città sommersa.
La Tana era un vago ricordo,
quasi scomparso dalla sua mente
E quindi vi si affacciava raramente.
Forse a cercare attimi felici
o a rivedere i pochi vecchi amici.
Pochi pescetti riciclati
che sperano di vedere nuovi arrivati
L'ultima volta che ci andò un pesce lo sconcertò
Per un poco lo scrutò
" Un animale strano poi pensò"
Dai lineamenti sembrava un " Leone"
Ma era soltanto un pesce " Coglione"
Nulla era cambiato in quel mare inanimato
 
Fuggì da quel pesce matto
e finì per l'incontrare un Gatto
Un Gatto in mare! Mi vorrà mica mangiare?
Invece a volte riesce
persino a un Gatto di aiutare un pesce
Lui da quel Gatto restò affascinato
Sembrava un gatto acculturato
Era Silvestro del cartone animato
Si dice che da sempre avesse navigato
 
Quell'incontro apparentemente malsano
Fu per la Carpa un vero toccasano
Gli disse segui quella mantide
ti condurrà sino ad Atlantide.
Atlantide... l'avrebbe finalmente trovata
La Carpa la seguì beata
La sua agognata meta Atlantide
Ma nel vederla il pesce rimase allibito
era una pagina all'interno di un Sito.
Ma dopo un pò usciva ed entrava
In quella pagina ci sguazzava
Aveva trovato finalmente un posto
in cui il silenzio che si era imposto
Sarebbe cessato, spazzato
Ed il sipario che aveva calato
si sarebbe riaperto finalmente
ed avrebbe reso libera la sua mente.
Addirittura il Gatto che il sito redige
Ne mise in prima pagina l'effige
E nel frattempo il pesce saggio fu il fautore
di una nuova veste per lui: il Moderatore
 
Avrebbe potuto continuare a chiacchierare
soltanto ai pesci che volevano ascoltare
Aveva realizzato i sogni di un bambino
Toglieva i panni dell'attore
e giocava a fare il pesce scrittore
Ma anche quel posto a cui teneva tanto
Ogni tanto veniva scosso da critiche esterne
Incomprensioni, gelosie
E fu allora  che tirò fuori la grinta
Difese a denti stretti lo spazio conquistato
Le cose a cui teneva di più:
La Pagina, la Lega ed il Forum
 
Mentre era lì a crogiolarsi tra quelle righe
Incontrò in quei mari
una pesciolina che lo trascinò in veri e propri epistolari
A lei si mostrò senza inibizioni
e visse delle forti emozioni
Si lasciò trascinare per un bel pò da quelle correnti
ma non avvertiva più l'odore dei suoi amati venti.
Forse eccessivo fu l'amore profuso
Al punto di uscirne alquanto deluso
Pensò: Son storie di rete
Vivono il tempo delle comete
Che cadono giù senza una ragione
sol perchè vivono con molta confusione
Ed allora capì che la sua diversità
inculcava in molti solo una semplice curiosità.
Qui non c'è tempo per amare
e continuò libero per il mare a vagare.......
                                                                                                                                                                    
                                                                                        
                                                                                                            
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